POLITICA
‘Manifesti elettorali, evitiamo una devastazione ambientale’

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Da Nicola Sguera riceviamo e pubblichiamo:
"È possibile chiedere e chiederci un po’ di coerenza tra le grandi affermazioni di principio e le nostre azioni a partire da gesti (relativamente) marginali all’interno di una campagna elettorale che è già al calor bianco? Che senso ha, mi chiedo e chiedo agli amici impegnati in alcuni partiti (per esempio Gigi La Monaca o Diodoro Cocca, persone per cui nutro grandissima stima), proclamare valori come l’ambiente e la legalità e iniziare a tappezzare muri della città e spazi pubblicitari, degradando la città e danneggiando commercianti e associazioni che pagano profumatamente il diritto di affissione? Non sarebbe il minimo essere coerenti con i valori proclamati a partire dalle proprie buone pratiche? Mi accuseranno di essere un “grande moralizzatore”, sentirò le solite litanie sul “così vanno le cose in politica”. Non mi ci rassegno. Penso con orrore che, soprattutto da parte di chi si proclama di “sinistra”, sarebbe doveroso evitare questa scellerata devastazione della città: ambientale ed estetica. Già gli incubi si popolano di facce che pietiscono un voto con gli slogan più improbabili, affisse su antiche mura medievali… E immagino le notti popolate di loschi figuri (rigorosamente pagati in nero) che combattono la loro personale batracomiomachia per i manifesti…
Sono partite iniziative in rete di denunzia di queste pratiche. Il mio auspicio è che la rete (che Dio la benedica!) sia la gogna mediatica per i tanti predicatori che razzolano male… Mi auguro che tutta la stampa svolga una funzione di vigile denunzia di queste pratiche aberranti, che sarebbe tempo di archiviare come tipiche di un’altra stagione della politica".
Foto | BCR magazine