POLITICA
‘Mastella da Ceppaloni, ormai una nota macchietta’
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"Rispondo per l’ultima volta a Mastella da Ceppaloni, ormai divenuto una nota macchietta" perché "é una perdita di tempo rispondere a chi è sotto processo perché considerato un truffatore e un appropriatore di soldi". Così Luigi de Magistris su facebook replica a Clemente Mastella – entrambi in corsa per la poltrona di sindaco di Napoli – e alle cinque domande da lui avanzate. "Non devo chieder scusa a nessuno, anzi è il signor Mastella che dovrebbe farlo", scrive l’ex pm, spiegando che "Mastella da ministro, abusando delle sue funzioni, chiese e ottenne il trasferimento di un magistrato che indagava su interessi e affari che avrebbero coinvolto lui stesso e il presidente del consiglio che lo aveva nominato". De Magistris spiega anche: "da quando ho iniziato ad indagare sulla nuova P2, le mafie di Stato e le deviazioni istituzionali, ho subito decine e decine di procedimenti penali, a cui non mi sono mai sottratto, così come mai mi sono avvalso, in tali procedimenti, della immunità parlamentare o di norme ad hoc tipo il legittimo impedimento. Nonostante avessi potuto farlo". Inoltre, attacca, "da questi procedimenti penali sono sempre uscito archiviato e assolto, mentre chi mi ha accusato è stato condannato oppure è ancora sotto processo. Nei procedimenti penali non ci si difende pubblicamente, come fanno la macchietta Mastella e il premier, ma nei procedimenti. Per le accuse che Mastella mi rivolse nel periodo in cui abusava delle sue funzioni di ministro – continua de Magistris – sono stato archiviato, mentre pesanti indizi emergono nei confronti del signor Mastella, come si evince dalla richiesta di archiviazione pubblicata anche sul mio blog nel link ‘cattivo magistrato’ e dal decreto di archiviazione". In merito alla campagna elettorale, l’ex pm sostiene: "non é milionaria o miliardaria, a differenza di quella dei miei concorrenti. E Mastella in quanto a soldi dovrebbe tacere, poiché accusato di essere un truffatore e appropriatore di denaro in vicende che hanno danneggiato enormemente Napoli e la Campania. Quanto da me speso è infinitamente lontano dalle somme investite da Lettieri e Morcone ed è tutto rendicontato. Si tratta di denaro proveniente, in modo trasparente, dai partiti che sostengono la mia campagna elettorale, oltre che da tutti quei cittadini che, in modo volontario, anche con un euro, stanno cercando di concretizzare un sogno che porterà a liberare Napoli dal sistema e dalle cricche, le quali per anni hanno governato in regione e in città insieme al signor Mastella". Secondo il candidato sindaco dell’IdV e della federazione della Sinistra: "Offensiva alla città non è la mia campagna elettorale, che mi porterà ad essere sindaco di Napoli – di tutti i napoletani e in particolare dei più bisognosi – ma la presenza della macchietta di Ceppaloni, la quale quotidianamente infanga e deturpa l’immagine e i sogni della città al pari delle tonnellate di spazzatura che sono ogni giorno un pugno dello stomaco degli abitanti".