POLITICA
‘Non c’è programma che tenga rispetto a questi esempi di scorrettezza istituzionale’
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Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha replicato, attraverso una conferenza stampa, al tentativo, posto in essere ieri, di sciogliere il consiglio comunale attraverso una raccolta di firme, presso uno studio notarile, da parte di alcuni consiglieri comunali. Azione fallita per il mancato raggiungimento delle 21 firme necessarie.
Un tentativo di defenestrazione che cade a quasi 45 giorni dalle elezioni. "Questi personaggi, che dicono di voler portare avanti un programma di rinnovamento della città di Benevento, non mettono al primo posto l’etica a la correttezza istituzionale, ma mirano solo a far cadere il governo della città", ha dichiarato il sindaco, "Nicola Boccalone vive e respira solo per mandarci a casa. Lo sta facendo da 5 anni".
La scelta di questa azione di sfiducia a 45 giorni dal rinnovo dell’amministrazione ha solo un motivo per Fausto Pepe: "5, 4 o 3 anni fa poteva avere un senso, oggi significa solo che ci temono. Allora abbiamo già vinto".
Parole dure il sindaco riserva anche a chi, secondo lui, ha mosso i fili di questa azione, come Viespoli, che malgrado egli stesso abbia in passato subito l’onta della sfiducia, non ha richiamato i suoi uomini ad uno stile istituzionale opportuno. E Nardone, un uomo che Pepe non riconosce più, e che come dichiarato dal sindaco, accetta di stare alla guida di "un’accozzaglia di uomini".
"Io sono contento che stiano con Nardone", ha continuato Pepe, "e non più con noi. La politica dei ristoranti, della notte e delle bische non mi appartiene. La politica si deve fare nei consigli comunali. Quindi puntiamo non solo a vincere, ma dobbiamo fare pulizia."
Contrari a questa raccolta firma il Pdl e l’Udeur. Al partito di Mastella, Fausto Pepe riconosce lo stile politico per essersi distaccato dal tentativo di defenestrazione. A firmare però sono stati non solo alcuni consiglieri dell’opposizione. Dal notaio erano però presenti anche uomini della maggioranza. A mettere la firma anche i consiglieri De Nigris e Picucci. "Non ho bisogno di trasformisti", commenta il sindaco, "io ho bisogno di persone serie. Ci vuole dignità, non si può decidere di sfiduciare la propria maggioranza senza discutere o dichiararne i motivi".
Il tentativo di sciogliemento del consiglio è la prova lampante, secondo Fausto Pepe, del timore dei suoi avversari politici. “Mirano ad annientarci perche ci temono.” ha dichirato il sindaco, che si sente schifato per quanto successo, ma anche libero di andare avanti con le persone serie di questa città e più sollevato, perchè "se questi i uomini, non riescono ad accordarsi nemmeno sulla scelta di un notaio, vincere le elezioni è una logica conseguenza."
Erika Farese