SOCIETA'
Biogradabilitlà, la nuova frontiera

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Buste di plastica, piatti e bicchieri, involucri vari, ma anche gli stessi sacchetti comunemente utilizzati per trasportare la spazzatura: un mondo di oggetti che quotidianamente dovrebbero far parte della raccolta differenziata, ma che, grazie a dei nuovi additivi proposti da un’azienda campana, nel futuro prossimo potranno fare parte dell’umido ed essere velocemente scomposti in discarica e nell’atmosfera.
A lanciare questa sfida nel Sud Europa è appunto un’azienda campana, la AT&Service, che distribuisce in tutto il Sud Europa L’ EcoPure, un additivo biodegradabile che usato nella misura minima dell’ 1% in aggiunta al polimero, permette al prodotto in plastica di essere demolito qualora sia collocata in un ambiente ricco di microbi, come ad esempio una discarica o un compost. A spiegarlo sono stati all’Holiday Inn di Napoli al Centro Direzionale, in un convegno di respiro nazionale sul tema della biodegradabilità quale soluzione ecocompatibile per il pianeta, l’ad della AT&Service (distributore autorizzato in Italia della tecnologia EcoPure) Vincenzo Chianese, l’assessore comunale di Napoli all’ambiente Rino Nasti, che si è detto disponibile a far in modo che l’additivo sia usato anche dal punto di vista istituzionale.
“Napoli”, ha commentato l’assessore comunale all’ambiente Rino Nasti, “è stata la prima città del Meridione a dotarsi di una normativa per il biodegradabile, prima ancora che diventasse cogente su tutto il territorio nazionale, ed oggi stiamo affiancando le imprese locali nel loro percorso di conversione. In una realtà come la nostra, in cui quello dei rifiuti rappresenta un problema all’ordine del giorno, è importante che certe sigle di cui leggiamo sui giornali inizino ad apparire anche sulle etichette dei prodotti che troviamo, ad esempio, al supermercato”.
Vincenzo Chianese e Cesario Perfetto sono i due imprenditori appena quarantenni che hanno la concessione per la distribuzione in tutto il Sud Europa dell’EcoPure, dei veri e propri pionieri del biodegradabile. Il prodotto, che, oltre ad essere usato per le buste di plastica, sarà utilizzato per la fabbricazione giocattoli, oggetti monouso e contenitori per alimenti, è non nocivo ed atossico e ha avuto prima ancora di essere distribuito, l’approvazione dell’FDA (Food and Drug Administration).
Il convegno ha offerto una panoramica completa sull’argomento del biodegradabile con gli interventi del Prof. Cosimo Carfagna, Direttore dell’Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri del C.N.R. e Professore Ordinario di Fondamenti di Chimica delle Tecnologie dell’Università Federico II di Napoli, di Nabil Pulita, segretario di Legambiente Isola di Capri, dell’Avvocato Giuseppe Rocco per gli aspetti legali, e di Pasquale Tardino, Life & Business Coach di Ram Consulting, soffermatosi sull’”Ecologia della Mente”.