SOCIETA'
‘Nessuna minaccia a Nappi, nessuna lettera minatoria a Mastella’

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I precari Bros respingono al mittente le accuse di minacce e aggressione a Severino Nappi, assessore al Lavoro della Regione Campania, e negano di essere stati loro a inviare la lettera minatoria al leader dei Popolari per il Sud, Clemente Mastella. Anzi, come riporta una nota Ansa, prendono le distanze ed esprimono solidarietà "ai componenti del partito e alla mamma dell’assessore che con l’attività del figlio non ha niente a che vedere". Finiti nell’occhio del ciclone per le aggressioni della scorsa settimana, i Bros hanno voluto dire la loro, organizzando una conferenza stampa davanti alla sede della Rai di Napoli perché, spiegano: "La stampa non ci ha concesso il diritto di replica". Così tra i pannelli che mostrano le competenze professionali acquisite durante i corsi di formazione, alcuni diretti alla stampa "bugiarda", dove il naso di Pinocchio diventa una stilografica, e lo striscione con il nome del loro movimento, si sono seduti dietro una scrivania e hanno spiegato cosa è successo la scorsa settimana e perché non accettano il piano straordinario per il Lavoro messo a punto dalla Giunta Caldoro. "Lunedì scorso abbiamo incontrato Nappi dopo mesi in cui avevamo chiesto di essere ricevuti – ha detto Salvatore, portavoce, come egli steso si è definito, del movimento – Noi volevamo capire cosa fosse nel dettaglio il piano, ma il tutto si è trasformato in una lezione di economia e non abbiamo saputo nulla di più di quello che già sapevamo". E cioé, dal loro punto di vista, "nessun percorso di stabilizzazione, ma solo lavoro a somministrazione, con contratti di tre mesi". Assicurano, i disoccupati organizzati, che non c’é stata alcuna aggressione contro Nappi anche perché "all’incontro c’era la polizia e sarebbe intervenuta". La stessa cosa è avvenuta, sempre secondo quanto riferiscono, nell’incontro ‘fortuito’ con Mastella avvenuto qualche ora più tardi a Spaccanapoli. "Lo stesso Mastella sa bene che non ci sono stati problemi; – ha sottolineato Salvatore – noi gli abbiamo chiesto un incontro, al quale avrebbe dovuto prendere parte anche Nappi, per capire quale fosse la loro linea politica". Poi, però, "i due si sono sentiti ed è cambiata la versione dei fatti". I Bros definiscono Nappi un "provocatore, uno che ha appoggiato, attraverso la Lonardo (presidente del Consiglio regionale nella scorsa legislatura, ndr) i corsi di formazione e i progetti destinati ai Bros". "Poi si sono riciclati e sono passati al centrodestra – ha aggiunto Salvatore – e hanno deciso che quelle cose non vanno bene". Ora, quello che chiedono, visto che per loro, "la stampa ha raccontato cose non vere", è un dibattito pubblico, con Nappi, Mastella e i giornalisti "così da mostrare come stanno realmente le cose". Su una cosa tengono infine a dire la loro: "Non è vero che vogliamo il posto pubblico o il sussidio ". "Vogliamo lavorare – ha concluso Salvatore – essere impiegati per le competenze che abbiamo, tra l’altro, nel campo della raccolta differenziata, come operatori socio-sanitari e socio-asssitenziali".