Era prevedibile. L’approvazione in uno dei due rami del Parlamento della riforma Gelmini ha immediatamente, trascorsa la nottata, determinato un moto di reazione da parte degli studenti. E così il Collettivo autonomo Universitario e la popolazione degli istituti occupati, veicola il suo attuale stato d’animo attraverso questa nota:
“Ieri sera il ddl Gelmini è stato votato alla Camera, con l’appoggio dei finiani, che considerano il ddl una delle poche cose buone fatte da questo governo. Dentro i palazzi dunque non tira una bella aria e il DDL è rinviato per un terzo ed ultimo esame al Senato.
Noi non ci fermiamo: in gioco c’è il futuro della università pubblica, il futuro di una generazione stretta tra precarietà e disoccupazione e per questo continueranno le occupazioni delle scuole, per questo continuerà l’occupazione del tetto della Facoltà di Scienze e le mobilitazioni dell’Università di Benevento.
Ed è proprio questo il tema che conta: è possibile una crisi del governo nella
tattica del palazzo e dei partiti? E’ possibile una crisi ”che porti con sé DDL
Gelmini, Collegato lavoro e modello-Marchionne? La rabbia degli studenti ci dimostra il contrario e afferma un desiderio di liberazione che guarda oltre Berlusconi.
La missione è complessa e quanto è stato fatto fino ad adesso è già una grande, importante vittoria.Se il mix di determinazione e creatività che abbiamo messo in gioco in questi giorni riuscirà a rimanere vivo nelle prossime settimane è molto probabile che i calcoli del Palazzo perdano la loro linearità e la nostra vittoria si faccia realtà. E anche se questo non dovesse accadere, possiamo dire di averci provato, di aver provato a diventare eterni, per un istante, per una volta, con la giusta sobrietà di chi sa che dopo questi giorni nulla sarà come prima”.