POLITICA
Riapre la discarica di Macchia Soprana a Salerno. Il Sindaco minaccia barricate
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A Sant’Arcangelo Trimonte oggi si è tornato a parlare di rifiuti. Al centro del dibattitto svoltosi presso il comune cui hanno preso parte i consiglieri, il codiìsam e i rappresentanti istituzionali, non solo la proprosta di Romano per accogliere compost biostabilizzato da Tufino, ma anche la decisione che la Regione ha preso di riaprire la discarica salernitana di Macchia Soprana. Attualmente a Sant’Arcangelo Trimonte arrivano 300 tonnellate di rifiuti al giorno da Battipaglia (SA)
“I vertici istituzionali hanno assicurato la immediata apertura della discarica di Macchia Soprana, la piena collaborazione tra le province e l’immediata chiusura degli accordi commerciali in corso per l’invio delle frazioni destinate a recupero fuori il territorio della Campania". E’ quanto si legge nella nota diffusa al termine di una riunione con i parlamentari campani del Pdl alla presenza dei vertici locali, tra cui il governatore della regione Stefano Caldoro.
Ma una diretta conseguenza, a queste prime notizie, già c’è: sono pronti alla protesta a Serre, in provincia di Salerno, contro la riapertura della discarica di Macchia Soprana. Il sindaco Palmiro Cornetta è chiaro: "Qui si rischia il disastro ambientale. Noi blocchiamo tutto". La discarica di Macchia Soprana è chiusa dall’agosto del 2008. Cornetta accusa, poi, il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli: "Nel piano che ha messo a punto è prevista la riapertura della discarica, è un atto monocratico, il suo, senza alcuna concertazione. E’ una scelta politica, solo quello, visto che noi siamo una delle poche amministrazioni di centrosinistra". "Aspetto di leggere il testo del decreto – conclude – e poi ci organizzeremo con i miei cittadini per presidi e proteste. La vogliono riaprire subito? Non sanno neanche che la strada di accesso e l’intera area è dissestata, ci sono smottamenti ed è quasi inaccessibile".
Pronta la replica di Cirielli, presidente della provincia di Salerno, le cui parole lasciano presagire comunque l’avvio di un periodo poco tranquillo per la zona: “La discarica di Macchia Soprana riaprirà, ma soltanto per i rifiuti di Salerno perché non possiamo continuare a sversare i nostri rifiuti nelle province di Benevento ed Avellino . C’era un impegno dell’ex commissario Vincenzo De Luca che aveva promesso di realizzare il termovalorizzatore in due anni – spiega Cirielli – In questo periodo i rifiuti di Salerno sarebbero andati nelle province di Avellino e Benevento e in cambio noi avremmo bruciato i loro rifiuti nel nostro termovalorizzatore. De Luca non ha mantenuto le promesse fatte ed ora tutta la provincia di Salerno ne pagherà le conseguenze".
"Il completamento di Macchia Soprana ci permetterà di realizzare il termovalorizzatore di Salerno – conclude – e così la provincia sarà autosufficiente".
Quanto alla seconda parte dell’assunto (accordi per l’invio al di fuori del territorio campano), in effetti, la conferenza Stato-Regioni convocata stamattina dal ministro Fitto per discutere dell’emergenza rifiuti in Campania, per affermare un principio di solidarietà ma soprattutto per cercare di risolvere una situazione montante e sempre più difficile da arginare (si pensi all’intervista rilasciata stamatina al quotidiano Il Mattino dal ministro della salute Ferruccio Fazio: “In Campania ‘la situazione e’ gravissima, ma non c’e’ il rischio di epidemie”, e per fortuna – per ora), ha fornito risposte non univoche. Piemonte e Veneto, a guida Lega (ma il partito a livello nazionale ha comunque schierato i suoi esponenti a favore della soluzione dell’emergenza), ma anche Sardegna, Marche e Liguria hanno dichiarato la propria impossibilità (in genere coincidente con la capacità ridotta degli invasi, dimensionata alla produzione autoctona) a ricevere rifiuti dalla Campania. Resta il fatto che, dalle zone dove il problema è presente (Napoli e l’hinterland), parte della spazzatura deve andare via.