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A Sant’Arcangelo parte la protesta, la politica e le istituzione si attivano contro il provvedimento di Caldoro
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A Sant’Arcangelo Trimonte è partita la protesta dei comitati mentre politica e istituzioni mettono in campo idee e iniziative per scongiurare il pericolo dell’arrivo di tonnellate di rifiuti dal napoletano.
L’assessore all’ambiente Gianluca Aceto in una nota, comunica quanto segue:
1) dell’Ambiente, Protezione Civile e Regione Campania hanno approvato il progetto della Provincia di Benevento, finanziandolo con 10 milioni di Euro, per la stabilizzazione del versante della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. La notizia, ha commentato l’assessore Aceto, qualifica da sola il lavoro svolto in questi mesi dalla Provincia di Benevento in materia di sicurezza dei cittadini e normalizzazione del ciclo dei rifiuti nel Sannio. Il risultato conseguito, peraltro, è il frutto di una intensa sinergia in particolare con la Protezione Civile nazionale, alla quale la Provincia di Benevento rivolge un sincero ringraziamento. D’altra parte, proprio questo finanziamento per la messa in sicurezza della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, continua l’assessore Aceto, conferma la irrazionalità ed incomprensibilità della Ordinanza del Presidente della Regione Campania on.le Stefano Caldoro di assegnare un carico supplementare di rifiuti alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte per far fronte alla ennesima crisi napoletana: se la stessa Regione Campania ritiene l’impianto pericoloso ed instabile, al punto che ne co-finanzia la messa in sicurezza, come può decidere di caricarla di un supplemento ulteriore di rifiuti? Evidentemente, conclude sul punto l’assessore Aceto, in Regione Campania la mano destra non sa quello che fa la sinistra.
2) Gli Uffici competenti della Provincia di Benevento sono stati formalmente incaricati dall’assessore Aceto di predisporre tutta la documentazione da allegare ad un esposto-denuncia da presentare alla Procura della repubblica di Benevento. Con tale denuncia, precisa l’assessore Aceto, a scanso di qualsivoglia responsabilità penale e civile, verranno illustrate le condizioni di reale, immediato e concreto pericolo per la salute pubblica della pericolante discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.
3) Il Settore Avvocatura della Provincia di Benevento è al lavoro per presentare il ricorso d’urgenza al TAR Campania per sospendere gli effetti di esecutività della Ordinanza del Presidente Caldoro circa i flussi di rifiuti napoletani da caricare sulle Province di Avellino, Benevento e Caserta. Ancora una volta, precisa Aceto, la Provincia di Benevento chiede all’on. Caldoro di revocare immediatamente la propria Ordinanza. In ogni caso, conclude Aceto, si sta lavorando d’intesa con le altre due Province campane interessate per presentare un unico ricorso congiunto.
Il Presidente Aniello Cimitile, ha scritto una lettera la Presidente della provincia di Napoli nella quale dichiara: “Non solo faremo ricorso al TAR, ma stiamo preparando un dossier-esposto che invieremo alla Commissione Europea per la Petizioni e chiederemo alla coordinatrice della missione investigativa della stessa on.le Judith Merkies di tornare in Campania per visitare la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.
Chiederemo loro di aiutarci a scongiurare lo scempio delle aree interne che la gestione avviata di questa ennesima emergenza, NON CAMPANA, ma della PROVINCIA DI NAPOLI, procurerà se non verrà fermata subito. Uno scempio che, in particolare, mette in crisi piani e programmi provinciali per un moderno ed efficiente ciclo dei rifiuti e mette a rischio il rispetto di normative ed indirizzi europei. Alla Commissione Europea vogliamo dire che c’è una parte della Campania che non ha emergenze e crisi, ma che sta pagando un prezzo ormai insopportabile e corre il rischio di vedere il CANCRO estendersi sui propri territori.
La decisione di Caldoro equivale esattamente a quello di un medico che pensa di combattere una infezione ben localizzata esportandone un po’ in altre parti del corpo.
Non so che dire sulla sorpresa del Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, sul nostro comportamento: non abbiamo mai avuto il piacere di discutere con lui dei rifiuti (e per la verità nemmeno di altro …) per cui non vedo come abbia potuto anche semplicemente ipotizzare una nostra supina accettazione di decisioni sue e di Caldoro.
Quanto alla sua richiesta di proroga per le scadenze dettate dalla legge n. 26 del 2010, rinunciando ad un po’ di arroganza ed onnipotenza, abbia il presidente Cesaro la cortesia di chiederla per la sua Provincia e non per quelle altrui e soprattutto ci dica se, in caso di proroga, i comuni si faranno carico dei dipendenti dei consorzi o se intende chiedere anche la proroga del consorzi”.
Sandra Lonardo, sollecitando Colasanto a convocare la Commissione Ambiente ha dichiarato: “La situazione sul fronte dei rifiuti è davvero grave. Temporeggiare non serve. Nemmeno è utile limitarsi a ricordare gli errori del passato. E’ tempo di agire, con risolutezza e determinazione. I cittadini devono sapere che cosa è stato fatto – e cosa non è stato fatto – negli ultimi due anni, dopo il superamento dell’ultima fase emergenziale acuta.
Mi auguro che il presidente della Commissione consiliare all’Ambiente, on. Luca Colasanto, voglia
affrettare i tempi e convocare ad horas la Commissione. Credo sia assolutamente necessario invitare i presidenti delle province campane.
Il Consiglio regionale ha il diritto-dovere di conoscere e di verificare come si è proceduto dal 2008 ad oggi, come si intende procedere, in ciascuna provincia, censurando, se il caso, ritardi ed inadempienze in merito all’attuazione dei Piani provinciali per il trattamento dei rifiuti.
Dobbiamo sapere, provincia per provincia, se sono stati assunti i ‘provvedimenti strutturali’ che, giustamente, ha invocato anche il presidente della Giunta regionale, on. Stefano Caldoro.
Non posso non rilevare, con rammarico, che il silenzio della Provincia di Napoli, specialmente in queste ultime ore, è davvero assordante.
Ribadisco la necessità di una riunione urgente della Commissione Ambiente anche per una completa ricognizione, comune per comune, sullo stato di attuazione della raccolta differenziata. E’ paradossale, ma al momento risultano penalizzati proprio i cittadini dei Comuni virtuosi, quelli che hanno rispettato la legge.
Quanto alla Provincia di Benevento, ho proposto al presidente prof. Aniello Cimitile di convocare un’Assemblea con tutti i sindaci del Sannio, alla presenza dei deputati nazionali e dei consiglieri regionali eletti nel Beneventano.
E’ ora che la politica parli ai cittadini con franchezza, superando dannosi tatticismi e convenienze di schieramento”.