POLITICA
Destinazione di Palazzo Paolo V, nulla di fatto
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Palazzo Paolo V e la sua destinazione. Se ne è discusso ieri sera in Consiglio comunale. Maggioranza ed opposizione si sono alternati snocciolando la questione fino all’osso. La seduta però si è chiusa con un nulla di fatto: all’atto della votazione è mancato il numero legale.
Si riprenderà dunque da dove si è abbandonato ieri sera.
L’ordine del giorno era stato presentato dal consigliere Gennaro Santamaria che ha ribadito in Consiglio il suo no e quello dell’opposizione alla destinazione di Palazzo Paolo V a palazzo delle Arti e della Cultura. “Riportiamolo alla sua destinazione originaria: Palazzo di Governo, e dunque sede del Consiglio Comunale”.
Al suo intervento ha poi fatto seguito quello del vicesindaco, Raffaele Del Vecchio. “Palazzo Paolo V ci è stato consegnato così come è e cioè non adatto ad ospitare le attività del Consiglio comunale. E poi Benevento, città d’arte candidata al patrimonio Unesco, necessita di un palazzo di arte e cultura”.
La discussione è quindi andata avanti intrecciandosi con altre questioni, quelle riguardanti l’individuazione di una sede idonea ad ospitare la scuola di Magistratura, qualora questa venisse destinata a Benevento.
Come è noto la prima ipotesi avanzata riguarda l’ex caserma Guidoni, l’alternativa, visto il protrarsi dei lavori lì nell’area, è quella lanciata dal sindaco Fausto Pepe, vale a dire San Vittorino. C’è però anche la terza ipotesi, proprio quella proposta dalla minoranza al Comune: segreteria a Palazzo Paolo V, appunto, e lezioni a Villa dei Papi.
Angela Tretola