CRONACA
Phishing: la polizia postale sgomina una banda di truffatori

Ascolta la lettura dell'articolo
Inviavano messaggi di posta elettronica fasulli, con loghi e grafica degli istituti di credito, e rubavano denaro alle persone facendo inserire via internet i loro dati personali, il numero di conto corrente, i numeri di carta di credito e i codici di identificazione.
Una frode, quella messa in atto e detta “phishing”, che ha procurato all’organizzazione criminale migliaia di euro. Per questo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria: P. S., ragusano 41enne; P. V., 23 anni di Trentola Ducenta (CE); P. E., 50 anni di Casal di Principe (CE), pregiudicata per rapina e reati specifici; S. F., 25enne rumeno, pregiudicato per furto e reati relativi ad indebito utilizzo di carte di credito, da qualche settimana irreperibile presso il suo indirizzo di residenza italiano.
L’operazione è stata condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento al comando del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni De Lucia.
Nella circostanza, le indagini hanno preso il via nei mesi scorsi a seguito di alcune denunce sporte da titolari di carte Postepay che si erano visti stornare online dalle loro carte prepagate cifre assai considerevoli, il tutto nell’arco temporale di pochi minuti.
Le connessioni telematiche dalle quali risultavano materialmente effettuate le operazioni fraudolente erano associate ad utenze radiomobili intestate a cittadini extracomunitari risultati poi inesistenti.
Gli uomini della Squadra Criminalità Informatica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento, dopo aver acquisito ed incrociato più dati telematici, hanno verificato che in più casi il denaro frodato veniva accreditato su alcuni “conti online di moneta elettronica”.
Questi conti bancari virtuali, attivabili online mediante il semplice invio di un documento d’identità – pertanto facilmente attivabili con documenti falsi – hanno permesso ai fantomatici titolari di accreditarvi “denaro reale” mediante operazioni di bonifico gestite da circuiti bancari internazionali e pertanto difficilmente tracciabili.
Nel corso delle indagini poi si è accertato che le operazioni online fraudolente sono state in molti casi operate dal 25enne rumeno, particolarmente abile nell’utilizzo del computer ed esperto nelle tecniche di frode informatica. Gli altri soggetti denunciati, invece, erano semplicemente incaricati di aprire i conti e riscuotere successivamente il denaro accreditato.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti finalizzati ad identificare eventuali complici dei soggetti incriminati che, come certificato dalla documentazione acquisita in collaborazione con Poste Italiane, avevano già racimolato in poche settimane alcune migliaia di euro.