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Ex Consorzi Rifiuti. Comitato “Indignati & Organizzati”: protesta di tre rappresentanti contro i licenziamenti

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Continuano le proteste dei lavoratori ex Consorzi rifiuti. Questa mattina Piero Mancini, portavoce del comitato "Indignati & Organizzati", insieme ad altri due aderenti, Antonio De Ianni e Vincenzo Ulano, sono saliti sul davanzale delle finestre della Sala consiliare della Provincia.
"Questa pacifica azione di lotta – spiegano in una nota – è stata organizzata per protestare contro i prossimi licenziamenti il cui iter, avviato dai tre commissari, prosegue nell’indifferenza di tutte quelle istituzioni che a parole, e non con fatti concreti, hanno sempre dichiarato la loro solidarietà e la loro vicinanza. Se l’infernale meccanismo avviato non viene bloccato immediatamente, con una proposta seria, altri 124 lavoratori usciranno, a luglio, definitivamente dal mercato del lavoro. Definitivamente perché, come tutti sono coscienti, essendo la crisi economica gravissima, sarà impossibile trovare un nuovo lavoro".
"La protesta messa in atto in Provincia – spiega il Comitato – è simbolica: non potendo occupare tutte le istituzioni abbiamo scelto la Provincia per la vicinanza al gazebo dei sindacati che da giorni staziona nei pressi dell’Ente. La nostra è una lotta unitaria con i sindacati che sono stati più vicini ai lavoratori e che non li hanno illusi con false promesse".
"Dopo due anni senza risorse (stipendio e Cig in deroga ) – aggiunge – il licenziamento sarebbe un colpo durissimo su una condizione psicologica già tanto provata. Sono tantissimi i lavoratori che già fanno uso di psicofarmaci, che sono prigionieri della depressione, che sono potenziali suicidi".
"La nostra vertenza – conclude la nota – è un problema collettivo. Pertanto se dovesse accadere che, oppresso dai debiti e dallo sconforto, qualche nostro collega dovesse compiere un gesto tragico, questo comitato produrrà una denuncia per induzione al suicidio, in modo da far aprire una, sempre più necessaria, inchiesta penale su questa anomala vertenza. Tanto anomala da aver scandalizzato anche il nuovo prefetto, Ennio Blasco".