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La Edison lascia Flumeri. Altrabenevento: “A Benevento edificabile il lotto della Luminosa”
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La Edison rinuncia a Flumeri. La notizia diffusa dai quotidiani irpini è arrivata anche a Benevento. L’attenzione delle associazioni ambientaliste è tutta rivolta verso la zona industriale di Ponte Valentino, dove la società Luminosa vorrebbe costruire una centrale a turbogas.
Altrabenevento e l’edificabilità del lotto Luminosa. A commentare la decisione della Edison e le prospettive per Benevento è il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona, nella nota stampa che segue. "Diverse volte, nel corso degli ultimi tre anni, avevamo ipotizzato che la Edison avrebbe rinunciato a costruire la Centrale termoelettrica prevista a Flumeri, e così è stato. La società che si vanta di essere “l’azienda italiana con la migliore reputazione a livello internazionale per l’anno 2012” e di possedere impianti per la produzione e distribuzione di energia elettrica e gas in 14 nazioni di tre continenti, ha comunicato ufficialmente agli amministratori del comune irpino che rinuncia a realizzare il progetto per “difficoltà economiche”.
Di questa decisione si avvantaggia certamente la società Luminosa nata Napoli ed ora per il 94% di proprietà degli svizzeri della BKW, che non rinuncia a costruire la centrale Turbogas a Benevento. Infatti, i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente hanno autorizzato la costruzione di questo impianto sono nel caso non si realizzasse la centrale di Flumeri.
Mentre a Flumeri giustamente si festeggia, a Benevento la Provincia, aderendo ad una assurda pretesa del Consorzio ASI, ha apportato una modifica alle N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione) del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per consentire la edificazione anche sul lotto assegnato alla Luminosa per la costruzione della Turbogas. Si tratta di decisioni gravissime che sono in netta contraddizione con le argomentazioni poste a base dei ricorsi presentati al TAR da Comune e Provincia e con le affermazioni pubbliche di contrarietà alla centrale a Turbogas fatta a più riprese, anche di recente, dal presidente della Provincia, Aniello Cimitile e dall’assessore all’ambiente, Gianluca Aceto.
Risulta a tal proposito, davvero significativo, anche il silenzio del “Comitato No Luminosa” e di SEL, il partito dell’assessore Aceto, che recentemente ha designato un proprio rappresentante proprio nel Consorzio ASI."
Mobilitazione del Comitato No Luminosa. Il primo a rompere il "silenzio" rilevato da Gabriele Corona è il Comitato No Luminosa, che annuncia un presidio presso la sede dell’Asi di Ponte Valentino per Giovedì 14 Giugno alla ore 10:00. "Da un mese si è insediato l’Asi e oltre ai proclami e alle dichiarazioni di contrarietà ancora non vediamo alcun risultato", scrivono gli ambientalisti. "Il presidente Perifano ha più volte, attraverso la stampa, dichiarato la propria contrarietà alla Luminosa e la disponibilità a mettere in atto azioni per impedire la costruzione della stessa. Ma purtroppo per il territorio, le dichiarazioni di contrarietà non servono a sventare il pericolo della centrale turbogas. Servono azioni concrete, il tempo delle interviste e delle dichiarazioni di intenti è finito.
Giovedì saremo all’Asi per chiedere l’immediata revoca dei suoli, per incontrare il Presidente dell’Asi Perifano ed avere delucidazioni chiare ed informazioni sul lotto concesso alla Luminosa, dove anzichè attuare la revoca così come promesso e paventato più volte, verrebbe chiesta la disponibilità a edificare.
Il Comitato No Luminosa in questi giorni, nel silenzio tombale di tutti e anche delle associazioni ambientaliste, è impegnato sul fronte delle estrazioni petrolifere che diverse società vogliono fare sul territorio sannita e nello stesso tempo tiene alta la guardia sulla centrale turbogas con la piccola differenza che ai comunicati stampa prediligiamo l’azione e l’interlocuzione reale con i cittadini. Giovedì sicuramente sarà l’occasione per chiedere azioni concrete ed avere delucidazioni e chiarimenti una volta per tutte sui suoli della Luminosa, in modo tale da rendere partecipi ed informati tutti i cittadini e non solo i "professionisti".