Titerno
Da sempre per Cerreto: ‘Il Comune premia gli evasori’

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Giovanni Pio Marenna, associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto” è intervenuto con una nota per commentare la decisione del condono fiscale dell’amministrazione di Cerreto Sannita.
“A Cerreto Sannita chi paga le tasse rispettando le scadenze è un fesso. E’ quanto è stato deciso nell’ultimo Consiglio Comunale dall’amministrazione Santagata. Si chiama regolamento per la definizione agevolata delle violazioni commesse relativamente ai tributi locali. Cosa significa? Significa che tutti coloro che hanno riportato denunce o dichiarazioni inesatte oppure tutti coloro che non hanno dichiarato in catasto la presenza di immobili oppure, ancora, tutti coloro che non hanno pagato totalmente o parzialmente le tasse Tarsu, Ici, Tosap (occupazione di spazi e aree pubbliche) e imposta sulla pubblicità dal 2006 al 2011 sono dispensati dal pagare interessi, more o sanzioni in quello che è un condono a tutti gli effetti (tra l’altro, ma Tosap e tassa per le affisioni non vengono pagate direttamente all’atto della concessione dello spazio pubblico e dell’affissione? Misteri possibili solo a Cerreto).
Non stiamo parlando di chi, purtroppo, è totalmente impossibilitato a pagare le tasse, ma di chi, o per malafede o per dimenticanza o a sua insaputa (una scusa patetica, quest’ultima, che va tanto di moda negli ultimi anni), non le ha pagate. Morale della favola, chi paga le tasse rispettando le scadenze vale meno di chi fa il furbo e non le paga pur potendo pagarle.
Con tutto il rispetto per chi, in buonafede, ha dimenticato di pagare le tasse non rispettando gli obblighi di legge (può capitare), ma in un paese normale e civile non dovrebbero essere premiati né coloro che, seppur involontariamente, sbagliano, né “i furbetti del paesino” che evadono in perfetta malafede, ma i cittadini onesti e corretti che, per senso civico e di responsabilità, anche in presenza di fortissime difficoltà economiche (e sono tantissimi), pagano regolarmente le tasse. Un condono ingiusto e discriminatorio che premia gli evasori e gli scorretti e che non può essere certo definito come “un atto pedagogico”. Ancora una volta a Cerreto siamo tutti uguali, ma qualcuno evidentemente è sempre più uguale degli altri.”