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POLITICA

Polo industriale di Airola, ‘situazione ancora drammaticamente in stallo’

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Doppia missiva del deputato sannita del Pd Costantino Boffa, che, nel prospettare la situazione del polo industriale di Airola, si rivolge al presidente dell’Amministrazione Provinciale di Benevento (non prima di aver scritto anche al ministro per lo Sviluppo economico).

“La Regione Campania, come sappiamo, – così il testo di Boffa indirizzato a Cimitile – ha pubblicato nel Bollettino Ufficiale n.64 del 10 ottobre 2011 la delibera di giunta con la quale si è inoltrata, al Ministero dello Sviluppo Economico, l’istanza per il riconoscimento della situazione di crisi industriale nel comprensorio caudino, con particolare riferimento all’area del comune di Airola.

Con quest’atto si è completato formalmente l’iter che si era definito nella riunione del 13 luglio scorso tenutasi presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. In quell’incontro, infatti, veniva specificato, tra le altre cose, che il Ministero poteva intervenire soltanto a patto che la Regione Campania facesse istanza per il riconoscimento, per l’area di Airola, della situazione di crisi industriale complessa.

Alla pubblicazione di quella delibera, purtroppo, non ha fatto seguito alcuno sviluppo: occorre accelerare.

Mi giungono infatti da Airola notizie preoccupanti relative non solo all’incertezza del mantenimento di quegli ammortizzatori sociali che hanno consentito ai 400 lavoratori coinvolti quantomeno di continuare a percepire un reddito, ma anche ad ipotesi di invio di lettere di licenziamento per gli stessi.

Per quanto possibile, dunque, il livello di drammaticità della situazione è ulteriormente aumentato e possiamo soltanto immaginare l’apprensione che regna in queste ore tra le famiglie coinvolte.

Per questo, ti chiedo di convocare urgentemente, ad horas, in accordo con Sua Eccellenza il Prefetto, un tavolo istituzionale che veda il coinvolgimento di tutte le parti interessate: rappresentanze parlamentari e istituzionali e forze economiche e sociali

Infine, voglio comunicarti che ho già scritto una lettera al nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, per chiedergli la convocazione, presso la sede del Ministero, di un tavolo istituzionale che dia concretezza agli impegni assunti nella riunione del 13 luglio scorso”.

E questo è il testo della lettera al neo-ministro Passera.

“Le scrivo in merito alla vicenda del piano di reindustrializzazione dell’ex polo del tessile di Airola.

Brevemente, mi permetto di riassumerLe i termini della questione.

Nel marzo del 1999 fu sottoscritto tra i rappresentanti del Governo italiano, le istituzioni territoriali, alcuni imprenditori bergamaschi, i Sindacati nazionali e locali, il Contratto d’Area per la reindustrializzazione dell’importante polo produttivo sito in Valle Caudina.

Gli imprenditori bergamaschi avevano annunciato (e garantito) una occupazione di circa 800 operai (obbligandosi pure con le organizzazioni sindacali al pieno rispetto dei diritti e delle tutele sancite dalla legge in favore dei lavoratori) ed una capacità produttiva così ripartita: Benfil, attività produttiva (a pieno regime) di 8600 tonnellate annue di filato mod. cosiddetto «ring»; Tessival, una capacità produttiva di 41.728.000 metri lineari di tessuto greggio.

Mi preme ricordare come nel corso degli anni,  le due aziende, pur nel momento di massima occupazione, non hanno mai raggiunto i livelli occupazionali e produttivi annunciati nei progetti approvati dalla CE e dalla stessa finanziati, lo si ripete, per il rilevante importo di circa 180 milioni di euro.

Già dal 2008, poi, le due aziende hanno cominciato a ridurre la propria produzione fino ad arrestarla del tutto e ad oggi sono 400 i lavoratori, assunti dalla Tessival e dalla Benfil, che usufruiscono della Cassa Integrazione.

Sulla vertenza si sono avuti diversi tavoli istituzionali proprio presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

L’ultimo di questi incontri si è tenuto lo scorso 13 luglio e ha visto la partecipazione di alcuni parlamentari sanniti, tra cui il sottoscritto, il Presidente della Provincia di Benevento, il Sindaco di Airola, una rappresentanza delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali territoriali, diversi funzionari e dirigenti della Regione Campania e della Presidenza del Consiglio.

Nel corso dell’incontro, il rappresentante di Confindustria Benevento ha reso noto la manifestazione di interesse ad investire nell’area interessata di undici imprenditori. Alcuni di essi hanno anche espresso la volontà di avviare la produzione entro la primavera del 2012.

Preso atto da tutte le parti al tavolo del passo avanti rappresentato dal lavoro portato avanti dalla Confindustria di Benevento, i rappresentanti della Presidenza del Consiglio hanno illustrato gli strumenti legislativi a disposizione del Ministero per interventi di reindustrializzazione. Si è fatto riferimento, in particolare, all’articolo 2 della legge 23 luglio 2009 , n. 99 e al decreto ministeriale del 24 marzo 2010.

E’ stato inoltre specificato che il Ministero dello Sviluppo Economico potesse intervenire solo a patto che la Regione Campania facesse istanza per il riconoscimento, per l’area di Airola, della situazione di crisi industriale complessa.

In tal senso, la Regione Campania ha proceduto, con una delibera di giunta adottata lo scorso 8 settembre, ad inoltrare al Ministero dello Sviluppo Economico l’istanza per il riconoscimento della situazione di crisi industriale nel comprensorio caudino, con particolare riferimento all’area del comune di Airola.

La delibera è stata poi pubblicata nel Bollettino Ufficiale n.64 del 10 ottobre 2011.

Completato dunque anche formalmente l’iter che si era definito nella riunione del 13 luglio scorso, appariva evidente l’urgenza di procedere il più velocemente possibile per arrivare in tempi brevi a una risoluzione positiva dell’intera vertenza.

E invece, purtroppo, sono mancati ulteriori sviluppi.

Il 25 novembre prossimo, intanto, è stata convocata presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico una riunione per la definizione delle fasi attuative per l’Accordo di programma relativo alla reindustrializzazione dell’Area di Crisi di Acerra.

Le ricordo, in tal senso, che l’Accordo di Programma per la reindustrializzazione di Airola è strettamente connesso alla situazione di Acerra, come stabilito nel corso dei tavoli istituzionali prima citati.

Mi aspetto, pertanto, che al più presto e urgentemente, venga convocato anche il tavolo istituzionale per poter dare concretamente avvio all’iter del processo di reindustrializzazione del polo di Airola, così come convenuto nell’incontro del 13 luglio scorso.

Come già sottolineato in diverse occasioni, infatti, sulla vertenza riguardante il polo produttivo caudino bisogna accelerare: in gioco c’è il futuro di 400 lavoratori per i quali è a rischio oggi, in assenza di una concreta proposta di reindustrializzazione, anche il mantenimento degli ammortizzatori sociali (la Cassa Integrazione Guadagni in deroga scadrà il prossimo mese di novembre). Infine, mi preme ricordare che stiamo parlando del più importante polo produttivo esistente in un territorio, quello sannita, che da tempo sta vivendo enormi difficoltà sia sul piano occupazione che sociale ed economico.

La politica, le istituzioni, devono cominciare a dare risposte ed è per questo che Le chiedo, Signor Ministro, di convocare al più presto presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico un nuovo tavolo istituzionale affinchè sia data concretezza agli impegni assunti lo scorso luglio”.

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