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Barriere architettoniche al Tribunale, le precisazioni di Antonio Medici

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“La Presidente del Tribunale, dottoressa Marilisa Rinaldi, con la nota dello scorso 8 aprile inviata alla Vostra testata, pur tra precisazioni relative a interventi palliativi e all’encomiabile impegno profuso per sollecitare i lavori per il superamento dell’ignominia, ha confermato che il Palazzo di Giustizia di Benevento è inaccessibile”. A scriverlo in una nota è il professionista beneventano ed ex assessore comunale Antonio Medici.
“La buona nuova – sottolinea – è l’esistenza di una procedura di appalto in fase di assegnazione per l’adeguamento della struttura. Ribadendo di non aver inteso né di intendere aprire alcuna inutile polemica, ritengo necessarie alcune puntualizzazioni.
Un ascensore è accessibile perché rispetta le prescrizioni di legge non perché il fruitore ha comprato una avveniristica sedia a rotelle ultraleggera. L’accessibilità non afferisce al peso o alle dimensioni degli ausili. Le sedie a rotelle ultraleggere, del resto, non servono a rendere accessibile l’inaccessibile.
La disciplina italiana in tema di accessibilità, tra le più evolute del continente, definisce con accuratezza i criteri affinché i disabili possano entrare e muoversi in autonomia negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico. L’autonomia che la legge ambisce a garantire al disabile è declinazione del principio costituzionale di uguaglianza sostanziale nonché manifestazione dell’evoluzione culturale e civile del Paese o almeno di quella del legislatore.
Quell’autonomia – continua Medici – prescinde dalla necessità di prenotare un’aula, ripudia l’idea di dover chiedere un consenso per parcheggiare o farsi accompagnare nei pressi dell’ingresso di un edificio pubblico, esclude l’ipotesi della dotazione di ausili personali dalle speciali caratteristiche di peso e dimensione.
Nelle more dell’affidamento dei lavori per l’installazione degli ascensori accessibili, ove si abbia a cuore la concreta realizzazione dell’accessibilità della struttura, già domani, le competenti amministrazioni, potrebbero sistemare il parcheggio disabili a servizio del Tribunale, prendendo esempio da quanto fatto per la sede della Procura della Repubblica. Lì, a 50 metri dall’ingresso del Tribunale”, conclude Medici.