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Coldiretti: ‘Alta Velocità un bene. Salvaguardiamo però il diritto alla mobilità locale’

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“L’Alta Velocità va più che bene, ci mancherebbe altro: è motivo di soddisfazione vedere come la mobilità nel Sannio si arricchisca di una infrastruttura essenziale al suo sviluppo. Però bisogna anche considerare che ci sono esigenze non meno prioritarie del potenziamento della rete ferroviaria da rispettare, che riguardano la possibilità di spostarsi degli agricoltori, gravemente compromessa dai lavori in corso. Vanno adottate misure in grado di ridurre al minimo possibile i disagi, che si stanno traducendo in una diseconomia per tanti, troppi imprenditori agricoli”. E’ l’allarme che lancia la Coldiretti con Libero Petraccaro, Annibale De Filippo, Presidenti , rispettivamente, delle sezioni di Torrecuso e Ponte insieme con il Segretario di Zona Flavio Nuzzolo.
La prima strada in questione, che sta causano disagi enormi a causa della chiusura al traffico, è la SP (strada provinciale) 106, che collega Ponte con la località Torrepalazzo. “L’alternativa – denunciano in coro i dirigenti – non risulta adatta a garantire un transito regolare delle aziende agricole, costrette a percorsi inadeguati e anche rischiosi, non idonei dunque al transito dei mezzi agricoli”. Una situazione che comporta anche un aggravio significativo dei costi. La circolazione è impedita anche per la strada comunale, che congiunge Ponte, dalla località Piana alla via Francigena.
“L’alternativa prefigurata da Italfer – spiegano – danneggia le realtà agricole del territorio in quanto il tratto di strada chiuso è di vitale importanza per i collegamenti tra case e zona di lavoro. La via alternativa programmata prevede anche l’utilizzo della Telese-Caianello. “Ma non è praticabile soprattutto per chi si sposta con tanto di trattore e carrello a rimorchio. Tra l’altro – spiega Petraccaro – è un problema che si sta particolarmente vivendo in questa stagione in cui si dà corso al trattamento dei terreni, dei vitigni e che si vivrà ancora di più al momento della vendemmia se non si correrà ai ripari”.
I due presidenti insieme al Segretario di Zona hanno riunito gli agricoltori dell’area interessata, raccogliendone, al termine dell’incontro, le rimostranze da indirizzare alle istituzioni locali perché si adoperino per trovare alternative praticabili alla mobilità locale così compromessa. “Abbiamo consegnato un documento – dichiarano in coro – sia al sindaco di Ponte, Antonello Caporaso, sia al commissario prefettizio di Torrecuso, Mario La Montagna. Il primo cittadino si è già reso disponibile a segnalare la vicenda ai responsabili delle ditte incaricate dei lavori ed è già impegnato, con i vertici di Italfer e di Ghella, nella valutazione di alternative valide”.