CRONACA
Arrestato un cittadino albanese autore di alcuni furti in combutta con altri tre complici

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Questa mattina i Carabinieri di Benevento hanno arrestato un cittadino albanese, M.N., residente a Santa Maria Capua Vetere e sposato con una donna italiana.
Le accuse nei confronti dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, sono di furto aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso di arnesi atti allo scasso e guida senza patente.
L’albanese, insieme ad altri tre complici, si era reso autore durante la notte di quattro furti preso altrettanti abitazioni, tra Baranello e Vinchiaturo, nella zona del Molise. Durante uno di questi furti, il proprietario di una delle abitazioni aveva dato l’allarme avvisando i Carabinieri della compagnia di Bojano, i quali immediatamente facevano scattare una caccia ai malviventi che riuscivano ad allontanarsi a bordo di quattro diverse autovetture. Una delle auto utilizzate nella fuga, un’Audi A 4, era stata rubata qualche giorno prima a Sant’Angelo a Cupolo.
Tre dei componenti della banda, successivamente intercettati dai Carabinieri, abbandonavano le auto e riuscivano a far perdere le loro tracce dileguandosi a piedi attraverso le campagne circostanti.
M.N. era l’unico che riusciva a sfuggire ai Militari a bordo di un furgone Fiat Doblò, riuscendo a raggiungere, attraverso la SS 88, località Zingara Morta, pronto ad imboccare la Statale telesina che in breve tempo l’avrebbe condotto a Santa Maria Capua Vetere. Qui però veniva intercettato dai Carabinieri della Compagnia di Benevento.
Il malvivente, vistosi di nuovo braccato dalle forze dell’ordine ha cercato di fuggire spingendo il furgone a forte velocità per evitare di essere bloccato dalla gazzella dei Carabinieri. I militari lanciatisi all’inseguimento del delinquente sono riusciti a bloccarlo dopo che questi, in C.da Olivola, aveva abbandonato il mezzo per tentare la fuga a piedi attraverso le campagne circostanti.
I Militari hanno poi rinvenuto nel furgone un televisore a schermo piatto di 52 pollici, un cacciavite lungo circa 40 centimetri, guanti di gomma utili per non lasciare impronte, scarpe con suola in para atte a non fare rumore durante i raid notturni.
Dopo le formalità di rito l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Capodimonte a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.