Comune di Benevento
La Resistenza, i socialisti, il marxismo e l’amore per Benevento: chi era l’avvocato Romano, al quale sarà intitolato uno slargo al Triggio

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Nella giornata di ieri il Comune di Benevento ha annunciato l’intitolazione di un’area cittadina all’avvocato Francesco Romano, scomparso nel marzo 2005, all’età di 89 anni. Lo slargo è localizzato al quartiere Triggio, con accesso da via San Filippo e prospiciente l’omonima chiesa.
La scelta d’intitolare una strada a Francesco Romano è stata generata da una parte dall’alto profilo politico, intellettuale e professionale del personaggio, dall’altra da un azione di stimolo proveniente dalla società civile e dall’area culturale di segno progressista, arricchita da una petizione popolare con 379 firme, promossa dalle associazione ‘Sannio Report’ e ‘Città Aperta’. Già nell’aprile 2023, la Commissione per la Toponomastica aveva espresso parere favorevole in merito alla denominazione di un’area di circolazione al noto legale sannita.
Ma chi era Francesco Romano? Avvocato e politico dotato di spiccata sensibilità per le questioni etico-sociali, prese parte alla Resistenza, partecipando a diverse azioni di guerra in Liguria. Dopo la guerra, aderì al Partito Comunista Italiano, dal quale fu espulso nel 1956 per la sua posizione contro l’intervento sovietico in Ungheria. Si avvicinò allora alla corrente di sinistra del Partito Socialista Italiano. Fin dal 1946 fu consigliere comunale e, con la vittoria del centro sinistra, entrò in giunta e per circa un anno fu pro sindaco. Nel corso degli anni 70 fondò con altri compagni la Sezione Labriola del Partito Socialista Italiano, ma successivamente si tenne lontano dalle vicende dei partiti, intervenendo però sulle grandi questioni politiche e partecipando al dibattito su posizioni di marxismo dialettico e libertario.
Ritornò nell’agone politico della città negli anni ’90 come indipendente alla guida del gruppo consiliare del Partito Democratico della Sinistra. Iscritto all’Ordine degli avvocati di Benevento fin dal 1945, ha esercitato la sua professione in campo penale per sessanta anni, in difesa della libertà e delle garanzie della persona. Le sue arringhe hanno rappresentato un esempio di logica, eleganza e sapienza giuridica. Maestro di diverse generazioni di avvocati, trasmise a moltissimi giovani la sua passione per la difesa penale. Ha svolto anche intensa attività editoriale fin dal 1952 con la casa editrice “Il Secolo Nuovo”, poi con una nuova casa editrice “Filo Rosso – Editore”, pubblicando diverse opere sulla realtà beneventana e sulla sua storia. Negli anni ’70 fondò il Centro Studi Martignetti, per ricordare Pasquale Martignetti, importante figura nell’opera di diffusione del marxismo in Italia. Ha anche svolto studi sistematici sul marxismo, su Benevento e su tematiche storiche, che lo hanno portato a scrivere diversi saggi, alcuni dei quali pubblicati e altri rimasti inediti.