SANNIO
All’istituto ‘Lombardi’ di Airola l’evento ‘Mensa Sana in corpore sano’: consigli alimentari e sport

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Nell’ambito dell’Erasmus + “Act 4 Non toxic lifestyle”, l’Istituto ‘Lombardi’ di Airola ha ospitato per la terza mobilità, dal 6 al 10 febbraio, alunni e docenti provenienti da Spagna, Polonia, Turchia e Slovacchia.
Gli alunni delle classi quarte del Liceo Scientifico, coordinati dai professori Fuccio, Viscariello, Guida hanno preparato un programma ricco, all’insegna di varie attività laboratoriali, visite culturali ed immancabili assaggi delle prelibatezze culinarie tipiche del territorio. Il tema della mobilità “Mensa Sana in Corpore Sano”, ha richiesto per il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’azione didattica, l’attivazione di numerose iniziative focalizzate sulla combinazione di più fattori: primi fra tutti, il mangiar sano e l’attività sportiva.
È stata l’occasione per parlare di “dieta mediterranea” e di sport (orienteering) con la professoressa Viscariello. Gli alunni hanno, insieme alla professoressa Guida, preparato 2 percorsi attraverso i quali gli studenti ospiti hanno potuto conoscere il nostro territorio e apprezzarne le sue bellezze.
Metodologie e attività di team work, decision making e problem solving hanno consentito ai partecipanti di maturare nuove skills. A conclusione della significativa esperienza di scambio culturale, un divertente e brioso farewell party.
“È stata anche una mobilità carica di intensità emotiva – afferma la dirigente dell’istituto ‘Lombardi’ Maria Pirozzi – perché tra gli ospiti appartenenti al team turco, proveniente dalla città di Adana duramente colpita dal devastante terremoto di queste ore, era presente un’alunna che ha appreso di aver perso casa, distrutta dalla furia della calamità naturale. Desidero ringraziare tutta la comunità del Lombardi, i docenti, il personale Ata, gli alunni e le loro famiglie per la vicinanza morale e la grande generosità manifestata verso i partner turchi, segno che la scuola che si muove ampliando lo sguardo oltre i propri bisogni sa diventare luogo di promozione di valori solidaristici e universali. L’accoglienza è la prima forma di solidarietà e la scuola è un’ottima palestra di vita dove si incontrano gli altri, si costruiscono relazioni, si impara a gestire le emozioni”.