Era stato condannato per avere reso falsa testimonianza in un procedimento penale relativo ad una intricata vicenda di assegni clonati.

Inizialmente indagato per la stessa storia era stato poi scagionato dopo avere rilasciato alcune dichiarazioni agli inquirenti. A seguito del processo svoltosi nei confronti del padre, però, gli atti relativi alla sua testimonianza erano stati trasmessi alla Procura affinché procedesse nei suo confronti per falsa testimonianza ed infatti il giovane sannita era stato poi condannato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Benevento alla pena di 6 mesi e venti giorni di reclusione.

La Corte di Appello di Napoli è stata invece di tutt’altro avviso assolvendo Cosimo De Luca, 31 anni di Benevento, con la formula perché il fatto non sussiste, accogliendo le argomentazioni difensive relative alla possibilità per l’indagato, poi divenuto testimone, di avvalersi della facoltà di non rispondere nel procedimento a carico di uno stretto congiunto. Il giovane sannita è stato difeso dall’avvocato Luca Russo del foro di Benevento.