De Nigris, l’ex assessore mastelliano e il contributo al ‘rinnovamento perifaneo’

Non si è candidato né si candiderà per le prossime amministrative di Benevento l’ex assessore della giunta Mastella, Luigi De Nigris. La cosa è ormai nota da tempo, ma la scelta di accogliere l’invito del candidato sindaco di Alternativa per Benevento, Luigi Diego Perifano a contribuire alla stesura del programma sulle linee già tracciate dalla coalizione lo vede impegnato nell’umiltà e nella semplicità di chi ha sempre operato come amministratore in ben tre consiliature per il bene della città.

Il suo – come ha riferito a Ntr24 nel corso di un’intervista telefonica – è sempre stato ”un impegno volto agli interessi della città, lontano da ambizioni di riconoscimenti politici di altro livello”.

E’ anche per questo che, quando non è stato riconfermato assessore a seguito del ritiro delle dimissioni annunciate dal sindaco Mastella nel febbraio 2019, ha accettato serenamente la decisione con spirito di servizio.

”Non ho nessun risentimento” – ha affermato De Nigris, giudicando entusiasmante l’esperienza dei tre anni da assessore mastelliano, esprimendo gratitudine e riconoscimento allo stesso sindaco , con il quale – ha sottolineato – ”ho ancora oggi e ho sempre avuto un ottimo rapporto soprattutto dal punto di vista umano”.

”Per me è stato un grande privilegio amministrare con lui ed ho accettato le ragioni del prima e del dopo l’annuncio delle dimissioni” – ha detto, ricordando che è stato l’unico a dimettersi in condivisione di giunta.

Sull’operato dell’amministrazione Mastella ha preferito non esprimere giudizi, ritenendo prioritario quello degli elettori, ma non si è astenuto, con la pacatezza che lo caratterizza, a commentare la fluidità e le fluttuazioni che negli ultimi tempi ha vissuto la struttura del Consiglio comunale, con i passaggi di carattere politico tra i consiglieri e, in particolar modo, quelli di opposizione, giudicando ”non condivisibili le interferenze e le ingerenze esterne provenienti dai livelli regionali e nazionali che confliggono con l’interesse della città e dei cittadini.”

”Queste dinamiche di carattere meramente politico – ha detto – non riguardano e non appassionano gli elettori, ma fanno anche pensare che forse la proposta politica di entrambe le parti non funzionasse o fosse debole. Non c’è stato un rilancio interno, ma dalle forze avversarie e addirittura dall’esterno.”

Sebbene abbia descritto il Consiglio comunale degli ultimi anni come un luogo in cui sono entrate nuove persone, allo stesso tempo ha evidenziato che nel secondo mandato Pepe, durante il quale ha ricoperto il ruolo di consigliere di opposizione, ”le forze di maggioranza e di opposizione erano granitiche sulle proprie posizioni.”

”La proposta programmatica e di governo del 2016 – ha evidenziato l’ex assessore – si è alterata e dopo che Mastella ritirò le dimissioni e il suo appello ai singoli di buona volontà a sostenerlo, molti dell’opposizione hanno risposto.”

Quello di De Nigris è sempre stato un interesse operativo verso la città: ”Per me esisteva solo il Comune di Benevento, non ho interesse per futuri impegni politici e avendo già avuto esperienza di tre consiliature ritengo siano sufficienti per dare un contributo e fare spazio a soggetti nuovi per un rinnovamento della città.”

Rinnovamento che De Nigris vede in Perifano, che giudica ”altamente competente, oltre che persona da principi e valori collettivamente riconoscibili.”

”E’ necessario – ha detto – attuare un nuovo approccio e avere una nuova visione per il periodo post pandemia che si basi sul coraggio e sull’impegno di una sfida per il futuro. Servono azzeramento, ripartenza e visioni completamente differenti, a partire dalla macchina comunale per la quale è necessario puntare a una riorganizzazione nell’erogazione dei servizi, che distingua il singolo cittadino dai portatori di interessi diffusi. Serve anche un monitoraggio delle delibere per attuarle perché spesso cadono nel vuoto. Ne ho esperienza”, ha chiosato.

Tra le proposte che ha sottoposto al candidato sindaco di ApP c’è anche quella relativa alla necessità di creare un nucleo interno di progettazione che agisca in maniera autonoma per evitare conflitti di interesse. Le competenze esterne dovrebbero essere viste solo come valore aggiunto, insomma bisogna riparare le crepe in maniera decisa, anche sui temi dell’ambiente sui quali ”il mio contributo è stato forte ma in molti casi non ha visto l’attuazione concrete.”