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POLITICA

Diga di Campolattaro, fondi e interferenze elettorali: interviene Costanzo

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“L’ampia e articolata riflessione sulle evoluzioni e prospettive dell’invaso di Morcone-Campolattaro, pubblicata dalla stampa locale lo scorso 19 giugno, che suppongo sia stata in qualche modo ispirata dalla presidenza della Provincia, non sembra purtroppo aver trovato tutto l’interesse che meritava. Forse perché in quei giorni risultava più attraente la notizia della gara sportiva di canoe svoltasi nelle acque di quell’invaso.

A giudizio di un anziano testimone della fase progettuale e di quella esecutiva dell’invaso – scrive l’ex europarlamentare sannita Roberto Costanzo – vi sono state, in quest’ultimo anno, reazioni eccessivamente enfatiche e poco riflessive, soprattutto in ambienti politici e nelle organizzazioni di categoria. La stagione elettorale non agevola…Certamente sotto l’aspetto finanziario si tratta di una decisione di grandissimo peso, difficilmente ripetibile. Ma, appunto per questo, occorre essere riflessivi, affinché la nostra diga, che è la più grande in Campania, non sia soltanto la causa o il pretesto di grandi investimenti, produttori di benefici destinati prevalentemente altrove. E, per noi, non sarebbe la prima volta…

Dalla suddetta nota stampa del 19 giugno sembra che codesta presidenza voglia fare qualche verifica sui contenuti e sulle modalità delle procedure attuative, soprattutto in riferimento agli interventi che interessino le aree del Tammaro e della città capoluogo. Verifiche – prosegue Costanzo – che andrebbero fatte anche sulle recenti dichiarazioni del presidente dell’Ente idrico campano e del presidente del Consorzio di Bonifica.

Voglio dire che non possiamo sentirci rassicurati solo dalle scioccanti affermazioni, fatte un anno fa a Benevento dal presidente De Luca, quando venne ad annunciarci che quel progetto di 480 milioni avrebbe fatto del Sannio “la Baviera d’Italia” (?!?)

Indubbiamente non si tratta di un’opera di ordinaria amministrazione, se oggi si trova inserita tra i sette interventi strategici italiani finanziabili dal PNRR, con “la corsia ultraveloce di Draghi”.

Il Sannio ha, quindi, motivo di sentirsi in qualche modo favorito: dopo sessant’anni di progettazioni e investimenti finalmente sembra che stia arrivando la stagione del raccolto. Stagione che richiede attenzione e lungimiranza. Si parla difatti di “alcuni nodi da sciogliere” sui quali le amministrazioni locali, coordinate dalla Provincia, dovranno mantenere la massima attenzione; ne cito qualcuno:è previsto un tunnel di 7,5 km, da Campolattaro a Ponte, per trasferirvi l’acqua, scavalcando tutt’area del Tammaro e della città capoluogo; non sarebbe meglio prevedere impianti di potabilizzazione e di irrigazione a Fragneto, cioè a monte e non a valle di Benevento? se sarà il Consorzio di Bonifica Sannio-Alifano a gestire l’acqua per l’irrigazione, vorrà dire che l’area interessata è limitata ad una parte della nostra provincia, con l’esclusione di Benevento e di tutti i comuni del Tammaro, nei quali quel Consorzio di Bonifica non ha alcuna competenza; se, come previsto, si preleveranno più di 60 milioni di mc d’acqua all’anno, per uso potabile e irriguo, cioè quasi l’80% della disponibilità, vi potrà essere il rischio che in estate il livello si abbassi enormemente, con conseguenze per il clima e per l’uso sportivo del lago.

Questi e altri nodi – aggiunge nella nota – preoccupano certamente codesta presidenza, nodi non semplici che, a mio avviso, andrebbero tenuti estranei alla dialettica elettorale in corso, che rischia di incendiarsi sempre di più. Questo forse lo condividerà anche l’amico Clemente Mastella che, per la sua probabile rielezione, certamente non ha bisogno di mettere altra carne a cuocere sul fuoco della campagna elettorale. Nodi che potranno essere sciolti dopo le elezioni con la prevista cabina di regia, nella quale un ruolo primario spetta appunto al Presidente della Provincia.

Il progetto – conclude Costanzo – sicuramente disporrà di una grande mole di finanziamenti, mai vista dall’unita d’Italia ad oggi; ma per ora questo progetto non sembra essere rispondente a tutte le attese dei Comuni del Tammaro. Ecco perché il più saggio è sembrato il Sindaco di Morcone, che un anno fa ebbe a dire che ci si deve “sedere intorno a un tavolo per valutare attentamente vantaggi e criticità del progetto”. Valutare attentamente prima di esprimere giudizi. E senza interferenze elettorali”.

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