Comune di Benevento
Le Comunali di Benevento tra Innovazione, Nuovismo e Passatismo

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Mastella, Perifano, Moretti: la triade dei nomi che si sfideranno alle prossime elezioni comunali di ottobre è ormai risaputa e potrebbe nei prossimi giorni diventare una quaterna.
E’ delle scorse ore, infatti, l’annuncio diramato a mezzo di un’intervista al quotidiano Todaynews24 dell’avvocato beneventano Antonio Del Mese, il cui nome era già circolato nei mesi scorsi, secondo cui – afferma il professionista – “potrei guidare una lista di menti fresche e brillanti” nell’ambito di “un progetto politico fatto da tecnici di rilievo nazionale e di tanta voglia di rinascita perché la nostra città torni ad essere piccola capitale”.
C’è, però, anche il nodo del centrodestra che ancora non riesce a trovare un accordo sul proprio candidato sindaco, che per la buona pace di tutti i componenti, Fratelli, d’Italia, Lega, Forza Italia, le associazioni Benevento Libera e Città Nuova, potrebbe essere raggiunto individuando, come più volte dichiarato dagli esponenti dell’area, in “una figura di prestigio, che porti valore aggiunto al progetto politico e alla visione di città” non per forza espressione di uno dei partiti.
Sta di fatto che i beneventani ad autunno si troveranno sulla scheda elettorale nella maggior parte dei casi candidati sindaci che rievocano un passato di ben oltre quattro lustri fa: al netto di Moretti, che rappresenta, al momento, l’unico homo novus anche se il costituendo Terzo Polo ha l’appoggio, tra gli altri, di Mezzogiorno Nazionale e, quindi, di Pasquale Viespoli, “che non si candida”, come ha avuto modo di precisare lo stesso candidato sindaco Moretti, la storia elettorale della città ci ricorda che nel 1996 a sfidarsi, tra gli altri, furono proprio Luigi Diego Perifano (PDS, Socialisti Italiani – Federazione dei Verdi, Rinnovamento Italiano, Psdi, PPI) Pasquale Viespoli (Alleanza Nazionale) direttamente coinvolti, giungendo insieme al ballottaggio, e Mastella indirettamente partecipe con il suo candidato Bruno Camilleri (sostenuto da CCD il cui presidente allora era Mastella, Forza Italia, Cristiani Democratici Uniti).
Tre anni prima a contendersi il primo scranno a Palazzo Mosti erano stati proprio Donato Del Mese (sostenuto dalle liste Democrazia Cristiana, Insieme per la Città, Partito Socialista Democratico Italiano, Unione Centro Sanniti), padre dell’avvocato Antonio Del Mese, e Pasquale Viespoli (sostenuto da Lista Per Benevento).
Con le necessarie differenze che la storia dei partiti degli ultimi decenni ci consegna, preme evidenziare la similitudine dello scacchiere politico in una città che, anno dopo anno, registra l’emigrazione di migliaia di giovani e, dunque, la carenza di un turn over nello scenario politico, certamente collegato anche all’assenza di una formazione di una nuova classe politica sul territorio.
A onor del vero su questo tema e sulla mancanza di una visione di città ha speso parole forti negli anni scorsi, il presidente di Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli, che attualmente, uscendo dai tavoli di centrodestra e appoggiando Moretti e il Terzo Polo che dovrebbe nascere a breve, ha fatto una scelta che, se per gli ambienti a lui storicamente vicini è opinabile, saprebbe di coerenza rispetto alla sua più volte espressa necessità di una nuova classe dirigente: Moretti sarebbe il nuovo e anche la sua idea di politica e di città; Viespoli il grande padre che lo sostiene.
Di fatto in campo per le prossime comunali c’è anche lui, il senatore che guarda al futuro e alle giovani leve; un uomo dall’importante passato politico, “un testimone della città – come ha detto Moretti – che crede nel cambiamento e che tra i candidati in campo ha preferito chi porta una novità, una ventata di freschezza e non il secolo scorso.”
Appunto, il secolo scorso: di quel secolo fa parte Perifano che, senza mai nominare i suoi contendenti in campo, ha voluto tracciare un distinguo con il candidato sindaco di Civico 22 parlando di “nuovismo come suggestione estetica”, a fronte di un’innovazione a tutto campo perseguita da Alternativa per Benevento, che consentirebbe flessibilità e concretezza e allo stesso tempo utopia.”
E poi c’è Mastella, il sindaco uscente, che a febbraio 2020 si dimise in un contesto extraconsiliare, salvo poi ritirare le sue dimissioni 20 giorni dopo, senza mai aver dato spiegazione in merito all’intera vicenda. L’opportunità legislativa prevista in questo caso per la partecipazione alla competizione elettorale per il secondo mandato sembra essere deterministica nella scelta di correre ancora una volta e di sottoporsi ancora una volta al giudizio elettorale. Ma pare, a nostro avviso, che poco si concilia con una pur manifestata volontà dimissionaria del recente passato.