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Mal’Aria 2020, Benevento 41 volte oltre limite nonostante il lockdown

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Ad Avellino, a Napoli e a Benevento si respira una brutta aria. Lo afferma Legambiente nel dossier Mal’Aria 2020. Lo smog sconfigge anche il lockdown: con le auto ferme, le polveri sottili sono in aumento.
Per quanto riguarda le città capoluogo di provincia a superare nel 2019 la soglia di polveri sottili consentita per legge sono ben tre: Avellino con 78 sforamenti, Napoli ( Via Argine ) con 55 giorni giorni di superamento dei limiti di legge e Benevento con 41. Le altre città campane fuorilegge sono Marcianise (52), Casoria con 48 giorni e Teverola con 38 giorni.
Un 2020 all’insegna di “Mal’aria”, dunque, le città campane che restano intrappolate sotto la cappa grigia dello smog con rischi per la salute delle persone. E’ bene ricordarlo: siamo all’ultimo posto in Italia – quindi un consumo maggiore – per l’utilizzo di farmaci per asma e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Un dato da non sottovalutare se messo in relazione con polveri sottili ed inquinamento.
”Nonostante le chiusure dovute al lockdown non diminuisce lo smog nelle nostre città. E’ chiaro che Il traffico dei veicoli crea inquinamento ma è altrettanto vero che ci sono anche altri fattori che incidono come i riscaldamenti delle case e fattori meteorologici e meteoclimatici. Come ribadiamo da anni non servono misure sporadiche, ma è urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale che locale per liberare le città dalla cappa dello smog”, commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania.