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Religione

IV Giornata dei Poveri, la Caritas invita a riflettere e pregare

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Le nostre comunità parrocchiali, pur private temporaneamente di una piena libertà, sono rimaste vive nell’attenzione agli ultimi, al servizio verso chi fa più fatica, a chi è solo. Nella vicinanza ai poveri e nella condivisione siamo continuamente richiamati a trovare le radici della nostra umanità e del nostro essere discepoli del Signore.

Il Papa, nel suo messaggio per la IV Giornata Mondiale dei Poveri “Tendi la tua mano al povero”, ci ricorda che la tensione verso il povero non giunge improvvisa. “Essa, piuttosto, offre la testimonianza di come ci si prepara a riconoscere il povero per sostenerlo nel tempo della necessità. Non ci si improvvisa strumenti di misericordia. È necessario un allenamento quotidiano, che parte dalla consapevolezza di quanto noi per primi abbiamo bisogno di una mano tesa verso di noi. Questo momento che stiamo vivendo ha messo in crisi tante certezze. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà. La perdita del lavoro, degli affetti più cari, come la mancanza delle consuete relazioni interpersonali hanno di colpo spalancato orizzonti che non eravamo più abituati a osservare. Le nostre ricchezze spirituali e materiali sono state messe in discussione e abbiamo scoperto di avere paura”.

“Siamo invitati, quindi – sottolineano il direttore della Caritas diocesana don Pino Di Santo e l’Equipe di lavoro – a tendere tutti la mano al povero! È lo stile dei discepoli di Cristo che si fanno carico “dei pesi dei più deboli, come ricorda San Paolo: «Mediante l’amore siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. […] Portate i pesi gli uni degli altri» (Gal 5,13-14; 6,2). L’Apostolo insegna che la libertà che ci è stata donata con la morte e risurrezione di Gesù Cristo è per ciascuno di noi una responsabilità permettersi al servizio degli altri, soprattutto dei più deboli. Non si tratta di un’esortazione facoltativa, ma di una condizione dell’autenticità della fede che professiamo”. Le nostre coscienze sono continuamente provocate a discernere quei “segni dei tempi” che ci permettono di riconoscerci poveri tra i poveri, fragili con i fragili per lasciare tracce che possano diventare vie percorribili di bene per tutta l’umanità.

Cosa si può fare nel concreto nell’annuale Giornata Diocesana dei Poveri? Tenendo sempre ben presenti le misure anti-Covid, ogni comunità parrocchiale è invitata a promuovere piccole e discrete iniziative. Papa Francesco richiama soprattutto alla preghiera come fondamento delle iniziative concrete per e con i poveri. Per la settimana precedente la Giornata, è stato inviato alle parrocchie uno schema di adorazione eucaristica da fare nelle comunità parrocchiali e un piccolo sussidio di preghiera da fare nelle famiglie. Si tratta di un piccolo segno di condivisione concreta che può aiutare ad assumere uno stile di attenzione verso i poveri e di comunione con loro capace di convertire via via il volto stesso della comunità. Inoltre si possono sensibilizzare le famiglie a compiere un gesto concreto di solidarietà, di vicinanza e di conforto nei confronti di famiglie o persone in difficoltà della propria comunità. Il tutto culminerà nella celebrazione eucaristica domenicale di domenica 15 novembre, XXXIII del Tempo Ordinario. Le offerte raccolte durante le messe di domenica 15 novembre saranno devolute alla Caritas parrocchiali per aiutare, in modo discreto e nascosto, qualche famiglia o persone in oggettive difficoltà.

A livello diocesano, si terrà un incontro via web con tutti gli operatori Caritas delle parrocchie e con i parroci per un momento di riflessione, preghiera e confronto: martedì 10 novembre, ore 20.45, per le Foranie di Telese e di Cerreto Sannita, e giovedì 12 novembre, ore 20.45, per le Foranie di Sant’Agata de’ Goti e di Airola. Inoltre sabato 14 novembre, alle ore 20.45, vigilia della IV Giornata dei Poveri, ci sarà, sempre via web, un momento di preghiera e di riflessione per i poveri della nostra Diocesi.

La Caritas Diocesana comunica, inoltre, che stato attivato il nuovo numero di telefono 371 4343566, al quale sarà possibile rivolgersi in questo momento difficile a causa dell’aumento di contagi.Il servizio sarà disponibile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19. Dopo le ore 19 sarà possibile lasciare un messaggio WhatsApp per essere ricontattati. Questo nuovo numero è stato attivato al fine di garantire un servizio sempre più efficiente di ascolto, attenzione, servizio, sostegno e contrasto alla povertà educativa, rimodulando quanto già viene effettuato, in base alla situazione contingente. Il direttore di Caritas Italiana ci ricorda che “questa emergenza ci deve far sentire tutti uniti e solidali” e per questo siamo chiamati a far emergere sempre di più il volto bello di una comunità che non si blocca e non si arrende. Come chiesa diocesana siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ricorda Papa Francesco, a “riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa”.

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