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Il coro “Madonna della Libera” di Melizzano: tanti i progetti per il futuro

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Il coro “Madonna della Libera” di Melizzano, costituitosi nel 2008, si è esibito nel primo concerto il 5 agosto 2009, in occasione della festa della Madonna della Libera: per tale motivo il nome è dedicato alla Madonna del paese. Fino al 2017 ha visto come membri solo giovani e bambini, ma, con il Concerto di Natale, tenutosi il 26 dicembre 2018, ha voluto festeggiare i dieci anni di costituzione con una grande novità: l’arrivo di numerosi adulti della comunità.
“È bello vedere questo affiatamento nella corale tra bambini, giovani e adulti e percepire l’entusiasmo e la gioia di cantare insieme. Avere in un’unica corale tutte le fasce di età rappresenta non solo una crescita della corale stessa, ma ne testimonia il cambio generazionale”. A spiegarlo è Marco Rosiello, direttore e fondatore del coro.
La corale “Madonna della Libera” è ritornata ad animare le celebrazioni domenicali e le solennità nella comunità parrocchiale in vesti più solenni. Apprezzate dalla comunità sono state le prime celebrazioni che ha animato il coro con i suoi nuovi membri. Emozionanti i canti eseguiti durante l’intronizzazione delle statue dell’Addolorata e di Gesù morto lo scorso 17 aprile.
Il momento più forte e intenso è stata l’intronizzazione della statua dell’Addolorata alla IV stazione, in cui Maria incontra il Figlio diretto al calvario. Durante questo momento la corale ha cantato lo Stabat Mater di Kodaly. Ben eseguiti anche i canti che hanno animato le celebrazioni del giovedì Santo e di Pasqua.
Tanti saranno i progetti che si prospettano, tutti basati sull’impegno, la costanza e la dedizione della corale stessa, senza perdere mai il punto cardine più importante: l’amore per la propria parrocchia.
Sant’Agostino diceva “cantando si prega due volte” – continua la nota – e Papa Francesco ci ricorda che la preghiera è gioia, esultanza e lode. Sicuramente la corale organizzerà per l’agosto 2019, durante i festeggiamenti della Madonna della Libera, un concerto per far memoria di questo decennio vissuto che è la rappresentazione storica dell’iter già percorso e della nuova realtà progettuale che la corale intende realizzare.