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Comune di Benevento

Depurazione, il Comune: “Stiamo rimediando ai danni causati da chi ci ha preceduto”

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L’Amministrazione comunale di Benevento, in relazione alle conseguenze dell’inchiesta sull’inquinamento dei fiumi (necessità di dotarsi di un autonomo impianto di depurazione per ottenere permessi di costruire, permessi di abitabilità, autorizzazioni allo scarico di reflui nelle pubbliche fognature, autorizzazione all’inizio od alla continuazione di attività commerciali, artigianali ed industriali nelle zone non servite dai piccoli depuratori rionali) e con riferimento, in particolare, alle prescrizioni della magistratura a seguito del sequestro degli scarichi fognari cittadini, ritiene opportuno fare la seguente precisazione per chiarire definitivamente l’intera questione:

“Un’attenta analisi della complessa vicenda legata alla depurazione cittadina – scrive Palazzo Mosti – mostra una graduazione di responsabilità in capo alle diverse amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Orbene, è facile dimostrare come l‘attuale Amministrazione sia quella che, di fatto, ha dato il là, in via concreta e definitiva, all’iter per la risoluzione delle problematiche in oggetto: riavviando i lavori per la realizzazione del collettore fognario; recuperando i fondi stanziati dalla Regione Campania per la realizzazione del depuratore cittadino; recuperando, altresì, nonostante le difficoltà connesse alla situazione di dissesto finanziario in atto, la “sponda” comunale necessaria per la realizzazione della medesima opera, pari a circa 2.500.000 di euro.

La scelta del nuovo sito dove realizzare il depuratore – aggiunge la nota -, l’avvio della fase di redazione dello studio di prefattibilità, l’immediata e fattiva interlocuzione con il Commissario Straordinario di Governo per la realizzazione del depuratore cittadino, la conseguente sottoscrizione della convenzione tra Comune e Struttura Commissariale, l’affidamento a Gesesa spa dell’intero servizio idrico integrato (dunque anche di tutto ciò che attiene alla depurazione), l’adozione di provvedimenti (delibera di Giunta Comunale n.138 del 19.06.18 e delibera di Giunta Comunale n. 172 del 30/07/2018) sugli edifici di proprietà comunale e delle altre amministrazioni pubbliche volti alla riduzione dei parametri inquinanti sul sistema fognario e, in ultimo, il via libera dato nei giorni scorsi dal Commissario di Governo al Comune di Benevento per l’affidamento della progettazione del depuratore al gestore del servizio idrico integrato (Gesesa Spa) sono tutte attività poste in essere dall’attuale Amministrazione in una arco temporale decisamente breve.

Nel caso specifico degli scarichi oggetto di sequestro – sottolinea l’amministrazione -, è doveroso evidenziare come gli stessi siano già oggetto del realizzando collettore fognario e quelli non collettati del progetto integrativo redatto dalla Gesesa Spa per un importo di circa 2.500.000 di euro, il cui finanziamento è già stato richiesto dall’Amministrazione comunale alla Regione Campania ed allo stesso Commissario di Governo. Infine, nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale, d’intesa con la Gesesa Spa, ha inviato una nota alla Regione Campania per evidenziare che, nelle more della costruzione del depuratore, occorre anche avviare un profondo adeguamento e ampliamento degli impianti esistenti in modo da consentire un’efficace raccolta e depurazione dei reflui che vi giungono. L’auspicio posto dalla magistratura a base del sequestro preventivo con facoltà d’uso degli scarichi fognari è, quindi, già stato colto in maniera concreta e compiuta dall’Amministrazione comunale e soprattutto tradotto in termini concreti dalla struttura tecnica comunale. Tuttavia i tempi di attuazione dei suddetti interventi, realisticamente, non sono brevissimi.

In ogni caso – conclude il Comune -, alla luce di quanto precedentemente esposto, appare evidente che, nelle more, l’Amministrazione comunale, insieme alla struttura tecnica dell’Ente, sta cercando di trovare delle soluzioni (peraltro non semplicissime da individuare) che, allo stesso tempo, contemperino le prescrizioni della magistratura (volte, essenzialmente, a non far aumentare il livello di inquinamento dei fiumi cittadini) e non gravino oltremodo su cittadini, commercianti, imprenditori e professionisti. Il tutto, però, nella dovuta consapevolezza che oggi ci si ritrova a fare i conti con i danni causati dall’incapacità delle precedenti amministrazioni di progettare e costruire un depuratore a servizio della città”.

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