Scuola
Alberghiero e Conservatorio insieme per l’evento “Suoni e gusti nelle corti europee del ‘700”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Ogni creatura non è che un tono, una sfumatura di una grande armonia, che si deve studiare anche nella sua totalità e ampiezza, altrimenti ogni particolare non è che una lettera morta”. Con questa citazione di Goethe la dirigente dell’istituto alberghiero “Le Streghe”, Maria Gaetana Ianzito, ha chiuso il suo intervento nel corso dell’evento “Suoni e gusti nelle corti europee del ‘700” realizzato in tandem con il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.
Una sinergia non più inedita – il progetto di ricerca delle professoresse Marisinda Cirnelli (“Le Streghe”) e Lucia Salerno (“Nicola Sala”) è infatti partito nel corso del 2017 – ma che si rinnova e si rinforza alla luce degli infiniti spunti a cui dà vita. “Il progetto – spiega la Salerno, docente di Armonia – mette in risalto l’importanza che la musica e l’arte culinaria hanno rivestito presso le diverse corti d’Europa, le quali, attraverso momenti musicali e raffinati pranzi, esprimevano prestigio e potenza per reali e nobili.
Si è ideato un percorso sonoro-gustativo tra piatti e musicisti vissuti nelle varie nazioni, proponendo differenti forme musicali che vanno dal concerto al tema con variazioni. Lo strumento musicale scelto è stato il flauto, apprezzato per i suoi morbidi e soavi suoni e spesso suonato anche da nobili e dignitari”.
Ed ecco il “Menu di corte”: alle “Follies d’Espagne” di Marin Marais (Flavia Salierno al flauto) sono stati abbinati dei vola au vent con salsa allo yogurt, salmone e gamberetti, e un gazpacho con crostini di pane. Per il Concerto in Sol Maggiore Wq 169 di Bach (Aniello Del Monaco al flauto, M° Carlo Berton al pianoforte) sono stati proposti degli “Spatzle” alla birra con panna e speck, mentre la Sonata in Mi minore HVW 379 di Haendel (Anita Marcarelli al flauto, M° Carlo Berton al pianoforte) è stata accompagnata da bagel farciti con mousse di ricotta, miele e scaglie di mandorle, e da biscotti short bread (da bere con il tè). Infine, le note di Vivaldi (concerto n° 4 Op. 10 I° tempo, eseguito da Bonaventura Mirto e Carlo Berton) seguite dal babà, le Mozartkugeln e l’angolo caffè. “Sul piano enogastronomico – ha spiegato la Cirnelli – si è dato vita a un simposio sensoriale. Lo speciale rapporto che lega cibo e musica è perfettamente esplicitato dalle parole del grande Rossini: “Lo stomaco è il maestro di musica che infrena e sprona l’orchestra delle grandi passioni; lo stomaco vuoto suona il fagotto del livore e il flauto dell’invidia, lo stomaco pieno batte il sistro del piacere e il tamburo della gioia!”.
Ai fornelli, in sala e all’accoglienza i docenti Lucia Drago, Anastasia Pascale, Fausto Grande, Antonio Gaetano, Isidoro Mennicillo. Hanno preso parte al progetto gli studenti della V B Dolciaria-Enogastronomia Marica Caruso, Rosa Giangregorio, Annunziata Iscaro, Monica Maio, Michela Marrasso, Ernesto Micco, Alessandra Porcelli, Viola Santoro, Gerardo Serino, Maria Soricelli, Federica Veltro e Siria Zerillo. A curare l’ospitalità gli alunni della III accoglienza turistica.