SANNIO
Eolico a Morcone, l’appello dei cittadini: “Le istituzioni tutelino le risorse idriche”

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I cittadini della “Nostra Terra” chiedono un provvedimento urgente a tutela della risorsa idrica della comunità locali. Dopo la conferenza stampa dei geologi tenutasi lo scorso 10 marzo a Morcone, i cittadini intervenuti hanno acquisito consapevolezza e chiedono la tutela delle sorgenti”. Così il comitato “La Nostra Terra” in un appello per tutelare le risorse idriche.
“Era questo il tema dell’incontro ed oggetto dello studio effettuato dai due tecnici incaricati a verificare le interferenze delle sorgenti della Montagna di Morcone con il costruendo impianto eolico – proseguono i cittadini -. La perizia, illustrata sinteticamente dai due geologi ai microfoni in conferenza stampa, sia pure commissionata d’urgenza e parziale, ha comunque ben evidenziato ai presenti tutte le criticità del territorio carsico dell’Alto e medio Sannio interessato dai lavori eolici.
“Il concetto è a questo punto semplice, ha spiegato il geologo Portoghese: ‘Se si intercetta con le opere di fondazione un condotto carsico e la fitta rete di fratturazioni entro cui percola e fluisce l’acqua c’è il rischio che molte delle sorgenti si possano perdere definitivamente e questo forse, paradossalmente è peggio che contaminarle, in quanto in taluni casi la contaminazione può essere reversibile, la perdita di una sorgente è un processo definitivo e irrimediabile’. Alla luce di queste affermazioni e della documentazione prodotta da centri di ricerca e università e dalle denunce presentate alla procura di Benevento – scrivono gli attivisti – quale ente o organo dello Stato emanerà un provvedimento per salvaguardare la risorsa idrica della nostra terra?
Per ora – concludono gli attivisti -, gli unici provvedimenti d’urgenza che hanno interessato l’eolico, in particolare qui a Morcone, non vanno nella direzione sperata dalle comunità locali. E’ stata revocata parzialmente, nella giornata del 12 marzo e in soli 5 giorni, un’ordinanza sindacale di divieto di transito ai mezzi eolici, che già non lasciava presagire niente di buono per la nostra terra”.