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Mensa, Altrabenevento: “Gara impantanata per responsabilità dell’amministrazione”

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“Cominciano ad arrivare i primi ricorsi contro gara per la mensa scolastica, che, come abbiamo più volte denunciato, non tiene conto delle norme del nuovo Codice degli Appalti: non sono state invitate alcune ditte con motivazioni insufficienti o strampalate; è prevista la aggiudicazione con il criterio del massimo ribasso che però è vietato per questo tipo di servizio; il Capitolato non prevede reali forme di salvaguardia per i lavoratori, come impone il Contratto Nazionale.

Mastella non ha voluto ascoltare le preoccupazioni e le proposte di Altrabenevento e dei comitati del genitori e neppure ha voluto incontrare la CUB e la CGIL, nonostante formali richieste scritte. Ma la gara si impantana per la prima decisione del TAR che ha ordinato al Comune di invitare anche la Coop. Quadrelle 2001 di Quindici (AV), esclusa con motivazioni ridicole e insufficienti. Anche la Global Service e la GLM di Atripalda hanno contestato con un formale atto di diffida la loro esclusione e quindi si annuncia un altro inevitabile contenzioso.

Adesso i consiglieri di opposizione hanno proposto un consiglio comunale urgente su questo argomento. (la richiesta è stata proposta dall’ex sindaco Fasto Pepe che ha responsabilità enormi per quanto accaduto negli ultimi due anni e che in questa occasione ha scavalcato anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle che seppure più volti sollecitati ad occuparsi della mensa, hanno taciuto inspiegabilmente e poi hanno presentato la richiesta di consiglio urgente solo per la circolazione delle biciclette sul Corso Garibaldi).

Intanto l’amministrazione con un comunicato alla stampa dopo aver annunciato la recente decisione del TAR, dichiara: “Inevitabilmente tutto questo comporterà dei ritardi certamente non ascrivibili all’Amministrazione, che sta tentando con fatica e abnegazione di uscire dal labirinto giuridico in cui la vicenda si trova. Quanto al personale va, infine, chiarito che nelle clausole della gara è stato inserito il criterio della salvaguardia dei posti di lavoro”.

La dichiarazione – aggiunge in una nota Altrabenevento – è sorprendente perché pur essendo assai chiare e da noi più volte denunciate le responsabilità dell’amministrazione precedente, non c’è dubbio che la giunta attuale prosegue in continuità peggiorativa. Fausto Pepe non ha voluto attrezzare il centro di cottura comunale a Capodimonte e Mastella fa lo stesso, nonostante avrebbe almeno potuto inserire quei lavori nel recente piano per le periferie. Ha richiesto al Ministero 18 milioni di euro per fare di tutto, dagli impianti sportivi ai servizi sociali, dal terminal all’Ostello per la gioventù nello stabile ex Orsoline, ma non ha inserito 500 mila euro per il centro di cottura comunale che avrebbe evitato di essere in balia delle ditte che hanno cucine proprie.

Appare evidente, inoltre, che, contrariamente a quanto pensano i grillini mastellati, gli “errori” dell’attuale gara sono tutti da attribuire all’amministrazione attuale che adesso, dopo averli creati, vorrebbe utilizzarli per non far partire il servizio.

Infatti con l’ultimo comunicato il sindaco ricorda che in Piemonte alcune sentenze hanno consentito ai genitori di portare il pasto da casa, ma questa opzione che comporta anche la definitiva disoccupazione dei cinquanta lavoratori addetti al servizio, non risolve affatto il disagio delle famiglie costrette a cucinare oppure la nuova responsabilità delle scuole costrette ad affidare direttamente a ristoranti e tavole calde l’incarico di preparare i pasti a totale carico delle famiglie. Con questa “soluzione” guadagna solo il Comune che azzera il servizio di mensa scolastica pubblica per risparmiare un po’ di soldi a danno dei cittadini e dei professori.

C’è invece una sola cosa sensata da fare per un qualificato servizio mensa centralizzato e controllato: il Comune – conclude Altrabenevento – annulla la gara in corso prima della presentazione delle offerte, definisce immediatamente con i sindacati e i comitati dei genitori un nuovo Capitolato, bandisce una gara a termini abbreviati con il criterio della “offerta economicamente più vantaggiosa” che consente di valutare non solo il prezzo ma soprattutto la qualità della offerta e anche la qualità e la serietà della ditta proponente”.

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