fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Sindacati

Accordo sindacati con Nestlé, la replica di Fai Cisl: “Mai contestato il rilancio del sito”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Carmine Panella, rappresentante Fai Cisl delle RSU Stabilimento Nestlé Benevento, replica attraverso un comunicato alle dichiarazioni di Cgil e Uil in merito alla questione relativa all’accordo sottoscritto per rilanciare lo stabilimento Nestlé in città.

Di seguito la nota:

“La questione che abbiamo sollevato con il nostro precedente comunicato, non riguarda se fare un accordo o meno per il rilancio del sito di Benevento, per lo sviluppo industriale e l’occupazione, ma riguarda l’accordo in essere, la sua qualità e il metodo con il quale si è arrivati ad un contenuto negoziale inadeguato sotto diversi profili, o quanto meno l’interesse e le tutele delle lavoratrici e lavoratori beneventani.

Innanzitutto il sito non è mai stato in discussione (la paura!)…semmai la questione affrontata ai tempi è stata se tale sito sarebbe stato interessato o meno dalla nuova Newco “Froneri”.

Diversamente dovremmo attenderci rischi per i siti di Frosinone e Parma, passati alla Newco Froneri.

Nessuno è contro “lo sviluppo industriale e occupazionale”, o a traghettare una procedura di mobilità incentivata e volontaria se necessaria (la propaganda!)… ma ci chiediamo perché diversamente da altri siti Nestlè qui è mancata una discussione, un confronto, un documento a livello nazionale del piano industriale e di sviluppo occupazionale, dettagliato rispetto agli investimenti, ai modelli organizzativi, al rilancio del sito e dell’occupazione. Un caso?

Intanto prendiamo nota che un comunicato sindacale formalizza il valore dell’investimento, che senza dubbio non si discosterà dal documento ufficiale dell’azienda, che aspettiamo nei dettagli e nei tempi; ma ancora una volta si fa finta di non capire dov’è il problema. Veramente.

A Benevento, non solo si sono azzerati gli accordi di miglior favore di sito; ma come abbiamo ormai appurato si è derogato all’art. 47 par. 2, cioè alla tutela alla malattia, e lo si è fatto nella peggiore delle modalità tecniche, e senza tener conto di importanti eccezioni, che rischiano non di combattere l’abuso, ma ti precarizzare le condizioni economiche di chi è malato!

A proposito di “precisazioni”: alle parti sindacali stipulanti suggeriamo di chiarire quanto prima la questione di quanto vale l’assenteismo fisiologico, e se la deroga scatta sul dato individuale o collettivo. Poiché oltre al danno già procurato si rischia anche la beffa, e di far pagare oltre modo chi non è un assenteista ma è semplicemente malato!

Questa ulteriore mancanza di dettaglio, oltre alle gravi mancanze ed eccezioni che potevano in qualche maniera evitare uno strappo così profondo (lungo degenze, day hospital e ricoveri, l’esclusione in caso di ricadute o continuazioni, le assenze legate agli stati di gravidanza e TUTTE le gravi patologie); dimostrano senza dubbio, che quell’accordo salvaguarda un unico interesse: quello dell’azienda.

Abbiamo lottato – da soli! – per evitare tale sbilanciamento, facendo proposte di merito che sono state respinte dall’azienda, forte anche del silenzio assordante delle altre parti sindacali.

Ecco perché abbiamo parlato di “Figli di un contratto minore”:

  • è minore nelle condizioni, rispetto agli altri siti Nestlè;

  • è minore nella deroga: la peggiore mai fatta, in quanto colpisce nell’ambito della malattia;

  • è minore nel rispetto dei più elementari confronti democratici: l’assemblea dei lavoratori di fatto non è stata mai presa in considerazione;

  • è minore nel rapporto unitario tra organizzazioni nel confronto con la controparte aziendale.

Pensiamo che le lavoratrici e i lavoratori di Benevento si meritano maggior rispetto, senza essere imboniti attraverso la paura sul loro futuro, salvataggi coraggiosi e la propaganda di grandi conquiste sindacali dell’accordo in essere.

Altrove, il percorso negoziale è stato profondamente diverso.

Ecco perché abbiamo scritto “forti con i deboli e deboli con i forti”!

In ultimo, tutti gli accordi devono avere l’approvazione dei lavoratori interessati, almeno come dato politico, e ciò è stato volutamente negato. Anche questo un caso?”

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 5 ore fa

Striscione al Liceo Rummo, Vassallo (Spi Cgil): “Non va declassato ad atto di goliardia”

redazione 1 mese fa

Lo SPI CGIL Benevento in piazza: settimana di mobilitazione contro una manovra “che aumenta disuguaglianze e povertà”

Alberto Tranfa 2 mesi fa

Rione Libertà, Cgil in campo con associazioni e cittadini: “Mancano i servizi, ridiamo dignità al quartiere”

redazione 3 mesi fa

La FLC CGIL elogia l’Unisannio per la mozione su Gaza: “Un atto di coraggio civile e accademico”

Dall'autore

redazione 46 secondi fa

Tariffe idriche, Mottola (FI): “Aumenti insostenibili, serve subito un confronto con i territori”

redazione 2 ore fa

Mastella: “La sinistra prenda le distanze dai violenti di Torino, così perde anche il voto dei nonni”

redazione 3 ore fa

Paupisi, ristrutturato portone della Parrocchia Santa Maria del Bosco: un dono che nasce dalla Festa di Sant’Antonio

redazione 4 ore fa

Aumento delle tariffe idriche, Lavorgna (Sannio Insieme): “Scelta incoerente dopo le Regionali”

Primo piano

redazione 3 ore fa

Paupisi, ristrutturato portone della Parrocchia Santa Maria del Bosco: un dono che nasce dalla Festa di Sant’Antonio

redazione 6 ore fa

Dal campanile di Santa Sofia alla Fiaccola Olimpica: Mastella chiama a raccolta la città per le festività natalizie

redazione 8 ore fa

Provinciali, ‘Essere Democratici’ sarà in campo con una lista

redazione 9 ore fa

‘Caudina Viva’, la Valle fa sistema: otto Comuni uniti per rilanciare commercio, identità e futuro

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content