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Il progetto di Formichella: “A Benevento un parco per gli animali bisognosi”

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“Premesso che il randagismo è un problema di tutta la comunità e non solo di chi ama gli animali, premesso che è scientificamente provato e comprovato che il contatto con gli animali preserva la salute sia fisica che psichica di bambini e adulti, premesso che il comune elargisce già ogni anno dai 250 ai 300mila euro per i cani chiusi in canile, premesso che costruire una struttura di accoglimento vorrebbe dire lavoro per la ditta costruttrice, gli operai, e tutto il personale che ne farà parte….mi accingo a parlarvi della possibilità di realizzare a Benevento un parco per gli animali bisognosi”. Lo scrive in una nota Rosaria Formichella, candidata al Consiglio Comunale a sostegno di Mastella sindaco.
“Tengo a precisare – aggiunge – che non si parla di canile/gattile inteso come luogo di separazione-segregazione, ma come luogo di comunicazione dove possono interagire diverse realtà come un servizio di pronto soccorso; servizio accoglimento animali randagi, sterilizzazione e successivo reinserimento sul territorio; favorire le adozioni ed evitare successivi abbandoni e rinunce con programmi di affiancamento alle famiglie adottive; pet terapy con personale qualificato; area per il recupero ed educazione di animali aggressivi; pensione-asilo per cani e gatti; parco gioco tematico per bambini; aule didattiche dove sensibilizzare, attraverso programmi di educazione scolastica, al rispetto per gli animali e la natura; corsi per guardia zoofila; cimitero e servizio cremazione animali; tolettatura; box per donazioni di cibo, medicinali, coperte, con possibilità di donare anche in negozi per animali che riservino un apposito spazio/contenitore per raccogliere i prodotti offerti.
I servizi a pagamento – conclude Formichella – consentiranno una maggiore autonomia economica che permetterà di produrre reddito ed occupazione! E voglio terminare con una frase di Totò che a Roma fece costruire il Rifugio dei Trovatelli, dove arrivò poi ad ospitare fino a 220 cani e in cui si recò fino agli ultimi giorni della sua vita, spesso accompagnato dalla sua amica “gattara” Anna Magnani…. diceva De Curtis: il cane è a metà strada tra un bambino e un angelo”.