CRONACA
Lavori a piazza Bissolati, tentata estorsione ad un’impresa edile: in manette due esponenti del Clan Sparandeo

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Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per questa ragione i carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito in mattinata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 36enne Stanislao Sparandeo e del 49enne Angelo Viola, entrambi beneventani e già detenuti per un analogo reato compiuto, sempre in concorso tra loro, nel febbraio scorso.
Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è scattato dopo l’esito delle indagini coordinate dalla Procura partenopea e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.
Gli arresti e l’indagine traggono origine da spunti raccolti sul territorio ed in particolare dall’approfondimento di un episodio di tentata estorsione ai danni di un cantiere pubblico per lavori di rifacimento in piazza Bissolati, al Rione Ferrovia di Benevento.
Anche grazie alla collaborazione attiva della vittima, gli investigatori sono riusciti a raccogliere – si legge nell’ordinanza della Procura – “consistente materiale probatorio a carico degli indagati in merito ad un episodio di tentata estorsione ai danni di un imprenditore edile secondo il consolidato modus operandi che vedeva l’avvicinamento presso il cantiere con la tradizionale richiesta di denaro”.
Il Gip, condividendo le richieste del Pm, ha riconosciuto “nelle condotte descritte, in virtù delle modalità e del linguaggio utilizzato, “sia l’aggravante della modalità mafiosa che quello del favorire l’operatività del clan camorristico”.
A difendere Viola ci saranno gli avvocati Antonio Leone e Domenico Dello Iacovo. Quest’ultimo difenderà anche Stanislao Sparandeo.