Associazioni
Benevento, un flash mob al corso Garibaldi per la LIS e il riconoscimento delle sue figure professionali

Ascolta la lettura dell'articolo
Un flash mob al corso Garibaldi di Benevento per il riconoscimento della figura dell’interprete e dell’assistente alla comunicazione della Lingua dei Segni italiana (LIS). E’ quanto organizzato nella serata di ieri da studenti, ex studenti e docenti del corso “Interprete LIS” dell’ente di formazione “Scuola la Tecnica”.
L’evento segue la giornata mondiale dei sordi che si è tenuta il 27 Settembre ad Alba, sordi e udenti si sono organizzati insieme un pomeriggio di visibilità, in 22 piazze italiane, per la rivendicazione di un diritto negato.
Difatti, – si legge nella nota inviata – nonostante i ripetuti richiami da parte della comunità europea, l’Italia è uno di quei pochissimi Paesi in Europa che non riconosce ancora la Lingua dei Segni italiana (LIS) e le figure professionali ad essa correlate. Diverse sono le proposte portate in Camera e Senato, alcune presentate direttamente dall’Ente Nazionale Sordi (ENS) e dal Movimento LisSubito che però restano ferme a causa di modifiche e slittamenti.
La LIS – aggiunge il comunicato – non è un linguaggio mimico gestuale, è una vera e propria lingua, con la sua storia, grammatica e cultura; imparare la LIS non limita l’acquisizione della lingua vocale anzi la supporta, così come molti studi in merito ormai hanno comprovato. Si chiama Lingua dei Segni italiana e si scrive LIS non accettiamo altri acronimi o significati, la vogliamo così, come seconda lingua nazionale, in attuazione degli articoli 3 e 6 della Costituzione e in ottemperanza dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo il 5 novembre 1992 e alle risoluzioni del Parlamento europeo del 17 giugno 1988, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee n. C187 del 18 luglio 1988, e del 18 novembre 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee n. C379 del 7 dicembre 1998.
Inutile dire – prosegue la nota – che siamo ben consapevoli della non territorialità geografica specifica della comunità dei sordi e dunque di una impossibilità a potersi definire ‘minoranza etnica’ ma di fatto la comunità dei sordi esiste in tutto il nostro Paese, in ogni regione del nostro Paese, e possiamo senza indugi definirla/definirci Comunità nazionale e/o Comunità culturale.
Chiediamo – conclude – che venga riconosciuta la LIS e le figure professionali ad essa correlate, l’interprete LIS e dall’assistente alla comunicazione figure richiamate da una legge Nazionale tanto famosa quanto complessa nell’attuazione, L.104/92 art.13 com.3 (“… Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati …”).