POLITICA
Santamaria (Udc): “Dal fallimento del Data Center al fallimento complessivo del governo Pepe”

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“Il ritiro del progetto da parte di Poste Italiane della realizzazione del Data Center in città di Benevento fa fallire, se mai ve ne fosse stato bisogno, l’intero disegno strategico sul quale puntava l’amministrazione Comunale di Benevento”.
Questo il primo commento del segretario provinciale dell’UDC – Gennaro Santamaria – alla notizia della richiesta avanzata da Poste Italiane al Comune di Benevento di retrocedere i suoli sui quali sarebbe dovuto sorgere il Data Center.
“L’amministrazione Pepe– prosegue nel suo commento il leader provinciale dell’UDC – aveva puntato infatti tutto sul disegno strategico di Benevento come città della logistica. Venuto meno l’investimento dell’IKEA le speranze erano state riposte sul Data Center delle Poste Italiane.
Intorno a questo disegno è stato costruito anche il nuovo PUC e il disegno complessivo della città futura. Oggi, con il venir meno anche di questo progetto, crolla del tutto il disegno immaginato dall’amministrazione in carica.
Ovviamente – chiarisce Santamaria – appaiono anche del tutto patetici i tentativi di addossare le responsabilità su altri quando le cose vanno male e assumere mentre su di se sempre i meriti quando le cose possono andare bene.
Oggi, infatti, la mancata realizzazione del Data Center è responsabilità del Governo Regionale e del Presidente Caldoro, ieri i meriti del possibile realizzo di questo intervento erano tutti da attribuire all’amministrazione Pepe e alla deputazione della propria parte politica.
Nei prossimi giorni verificheremo anche se le cose stanno così – spiega ancora meglio il segretario provinciale dell’UDC – perché qualche sospetto che l’amministrazione anche in questo caso, come in tanti altri, qualche pasticcio pure l’abbia combinato c’è ed è concreto. Infatti, se non ricordo male, la stessa area assegnata a Poste Italiane per la realizzazione del Data Center era stata inserita precedentemente in un’altra programmazione, finanziata con fondi europei, per la realizzazione di un incubatore d’impresa.
La restituzione poi di un milione e duecentomila euro alle Poste Italiane renderanno ancora più fallimentare le condizioni finanziarie ed economiche dell’Ente.
Anche in questo senso – prosegue la sua analisi Santamaria – l’azione dell’amministrazione è completamente fallimentare. Siamo sicuri, infatti, che nonostante i tentativi che saranno fatti dall’amministrazione e dai tecnici comunali, con ulteriore responsabilizzazione dei poveri consiglieri comunali di maggioranza, il nuovo piano di riequilibrio finanziario non sarà approvato e questo comporterà la dichiarazione di dissesto dell’Ente.
Se a tutto questo si associa la drammatica vicenda che riguarda l’AMTS, per la quale presto scatteranno azioni giudiziarie di responsabilità per gli attuali amministratori e per quelli passati, questo dovrebbe tra l’altro far riflettere ancora di più gli attuali consiglieri comunali sul fatto che la giustizia arriva tardi ma prima o poi arriva, il quadro di fallimento dei governi Pepe è del tutto completo”.