POLITICA
Regionali, Fico alla festa dell’Avanti: “Ci sarà grande attenzione alle aree interne”

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Mi dispiace non essere lì con voi, ma come potete immaginare sono a lavoro a pieno ritmo in Campania”. Cosi in un intervento video Roberto Fico, candidato Presidente in Campania, alla festa dell’Avanti, giornale PSI, in corso a Bologna.
“So – ha detto Fico – che avete parlato di tematiche importanti come riformismo, civismo, europeismo e insieme dobbiamo affrontare anche temi centrali per il nostro territorio. Più volte, anche con Enzo Maraio, abbiamo parlato delle tematiche da affrontare, senza dubbio centrale quella della sanità pubblica, dei trasporti e del lavoro. Ma c’è un’attenzione molto particolare e molto forte al problema dello spopolamento delle aree interne”.
“La parola d’ordine che noi dobbiamo mettere in campo è quella della partecipazione e dobbiamo programmare, insieme agli Enti locali e ai sindaci, al di là dei colori politici, il futuro dei territori” ha aggiunto.
“Il riferimento di Roberto Fico al tema dello spopolamento delle aree interne è un musica per le nostre orecchie. È tempo che questo tema diventi una priorità politica e non solo un capitolo residuale nei programmi elettorali” ha sottolineato Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi.
“Le aree interne, e parlo perché li sono cresciuto perché li la tradizione socialista è partita, ed è più forte, non sono ‘terre marginali’, ma spazi strategici dove si gioca parte del futuro della Campania. Sono scrigni di identità, cultura, risorse naturali, saperi antichi e innovazione silenziosa, sono spazi di un turismo da valorizzare nei grandi circuiti. Sono territori dove il legame tra cittadini e istituzioni può essere ricucito proprio attraverso una nuova centralità democratica e partecipativa”
“Ecco perché sarà nostra intenzione lanciare un appello chiaro: serve un patto per le aree interne, un’alleanza concreta tra Regione, sindaci, enti locali, forze sociali, università e imprese. Un patto – ha spiegato – per invertire la rotta su sanità territoriale di prossimità e qualità, su scuola e servizi pubblici per non costringere le famiglie a fuggire, su infrastrutture fisiche e digitali per collegare e attrarre investimenti, su lavoro giusto e sostenibile, valorizzando agricoltura di qualità, turismo, filiere locali, economia verde e innovazione”.
“Queste terre, e non Fico sarà facile ragionare, non chiedono favori, ma rinnovate strategie, è il tempo di recuperare divari, costruire sviluppo. Investire nelle aree interne non è una questione di campanile, ma una strategia di sistema. Se ripartono i piccoli comuni, se si ricuciono i territori, ne beneficiano anche le grandi città: meno pressione su sanità e trasporti, più equilibrio demografico, più filiere produttive locali, meno diseguaglianze. Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento devono essere protagoniste di questa sfida: una Campania coesa è una Campania più forte. Le aree interne non sono il passato, ma una leva concreta per il futuro”.