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Mastella: “Farmaci anticoagulanti, il San Pio garantisce che il servizio non è stato mai sospeso”

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“Diversi cittadini mi avevano chiesto delucidazioni rispetto ad un vitale servizio di ordine sanitario, ovvero la proposta terapeutica dell’ospedale San Pio per i farmaci anticoagulanti, farmaci di importanza cruciale nelle cura delle malattie cardiovascolari. La manager del San Pio Maria Morgante mi ha risposto con una nota ufficiale specificando che il servizio non è stato mai sospeso”, è quanto afferma in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
Di seguito la risposta della direttrice generale del San Pio Morgante: “In relazione alla Sua richiesta di informazioni per le vie brevi circa il servizio offerto da questa Azienda per la “proposta terapeutica dei farmaci anticoagulanti” Le rappresento quanto segue. Innanzitutto, il servizio non è stato mai sospeso. A seguito della quiescenza del primario, avvenuta nel 2021, il quale si occupava in prima persona di tale servizio, la direzione del laboratorio è stata assunta da dirigenti biologi i quali non possiedono l’abilitazione necessaria per prescrivere o somministrare farmaci, poiché tale attività è riservata ai medici in base alle loro specifiche competenze e responsabilità. Ciononostante, l’attività è stata garantita, e lo è a tutt’oggi, grazie alla collaborazione di personale della divisione di ematologia impegnato anche nelle attività ambulatoriali e di ricovero e cura.
Va rappresentato, inoltre, per opportuna informazione, che la Direzione Sanitaria, dal mese di aprile di quest’anno, ha avviato un’attività di ricognizione dei pazienti che afferiscono da anni al nostro centro, comunicando ad ognuno di loro che la formulazione del piano terapeutico deve essere opportunamente valutata anche dal proprio Medico di Medicina Generale e che il trattamento con i farmaci anticoagulanti orali richiede, oltre a un monitoraggio costante dei valori del sangue (INR), un’attenta gestione da parte del paziente e del suo medico curante che può valutare potenziali fattori che potrebbero influenzare l’efficacia del trattamento (dieta, interazioni farmacologiche, malattie intercorrenti, etc.) ed eventualmente proporre un diverso schema terapeutico o il passaggio a nuova terapia farmacologica (NAO), caratterizzata da farmaci di nuova generazione che non richiedono il monitoraggio dell’INR (International Normalized Ratio) a differenza dei farmaci TAO.
Dalle interviste effettuate ai pazienti alla consegna della proposta di trattamento terapeutico è risultato che solo una percentuale minima degli stessi si rivolge al proprio medico per la condivisione del piano e quindi anche il possibile passaggio ad altra terapia non può avvenire.