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Distretto del Commercio Alto Sannio: Unimpresa replica al circolo FdI di San Marco dei Cavoti

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“Un circolo di Fratelli d’Italia che alza la voce ma abbassa le mani, infatti mentre le imprese dell’Alto Sannio chiudono i battenti, il circolo di Fratelli d’Italia di San Marco dei Cavoti ha trovato il suo nemico perfetto, non la crisi economica, non lo spopolamento, ma il Distretto del Commercio.
La verità – scrive Unimpresa Irpinia Sannio – è semplice, con un partito al governo che potrebbe muovere mari e monti, il loro circolo non è riuscito neanche a far pagare al proprio Comune una quota simbolica. Ora San Marco rischia l’esclusione dal Distretto, e la colpa, guarda caso, sarà di tutti tranne che la loro. Forse è ora di ammetterlo a San Marco dei Cavoti, Fratelli d’Italia è solo un modesto, simpatico ed inutile ufficetto stampa, non una forza politica che risolve problemi.
Mentre le microimprese dell’Alto Sannio chiudono una dopo l’altra e i commercianti lottano per sopravvivere, il circolo di Fratelli d’Italia di San Marco dei Cavoti ha trovato un nemico perfetto da combattere, il Distretto del Commercio, che a suo dire, invece di distribuire soldi (che non ha, e per statuto non potrà mai avere) osa chiedere al suo Comune famoso per i suoi dolcetti, di contribuire con poche centinaia di euro per coprire le spese di costituzione, così come hanno già fatto 10 Comuni, l’associazione Unimpresa e la Fiera di Morcone.
Il teatrino dell’indignazione a vuoto da parte del responsabile del circolo locale di Fratelli d’Italia, invece di premere sulla sua amministrazione, che non ha versato un euro, per fare semplicemente il proprio dovere, e non approfittare nella correttezza e disponibilità dei pochi altri, preferisce scagliarsi contro chi il lavoro lo ha fatto davvero: l’associazione Unimpresa, e altri 10 comuni con il supporto della Fiera di Morcone, che hanno sostenuto interamente a proprie spese la creazione del Distretto, dalla registrazione alla progettazione alla promozione, passando per brochure, sito web, roll-up e persino la partecipazione alla Fiera di Morcone per ben due anni a spese della stessa Associazione.
Ma mentre il Distretto si è speso per ottenere i ristori COVID per le imprese dell’Alto Sannio e ha perorato la loro causa presso Ministero e Regione, dov’era il circolo di Fratelli d’Italia? Silenzio. Dov’erano i suoi parlamentari, ben rappresentati a Roma, quando servivano risposte concrete per l’Alto Sannio? Assenti.
La doppia morale del “noi ci siamo, ma solo a parole” ora incomincia a infastidire e a “scocciare” letteralmente. Eppure, Fratelli d’Italia non è un’associazione di volontariato, è un partito al governo, con deputati, senatori e accesso a fondi pubblici considerevoli. Se davvero volesse aiutare il territorio, potrebbe farlo oggi stesso, presentando un emendamento, sollecitando il Governo, premendo sulla Regione, stanziando risorse. Invece, preferisce fare la voce grossa contro chi, senza un euro in cassa, ha fatto più di loro in anni di chiacchiere. San Marco dei Cavoti rischia l’esclusione, colpa di chi? Ora la situazione è al limite, se il Comune non verserà la quota simbolica richiesta, sarà escluso dal Distretto. E allora sì che il circolo potrà davvero lamentarsi, perché non ci saranno più né progetti, né opportunità per i commercianti di San Marco dei Cavoti. Ma la colpa sarà solo di chi, pur avendo la possibilità di agire, ha preferito fare polemica sterile anziché risolvere i problemi.
Conclusione: meno social, più sostanza, e allora se il circolo di Fratelli d’Italia vuole essere utile, invece di scrivere articoli campati in aria, privi di qualsiasi concretezza e veridicità dovrebbe prima di tutto convincere il suo Comune a pagare quei pochi euro che servono per restare dentro al Distretto; e poi chiedere ai suoi parlamentari di portare risorse vere in Alto Sannio. Smetterla di immaginare che il Distretto sia un bancomat, visto che non ha nessun tipo di risorse da amministrare o distribuire, a differenza per esempio di realtà come l’Ambito di zona e il Gal che amministrato milioni di euro pubblici. Quando è chiaro che i soldi devono arrivare da chi governa, non da chi fa promozione a proprie spese, come fa il “povero” Distretto del Commercio. Altrimenti, l’unica cosa che resterà ai militanti di Fratelli d’Italia sarà la solita, triste realtà ovvero tante bandiere, tante foto, e zero risultati.
Se il circolo vuole davvero aiutare i commercianti del paese, inizi a chiedere conto alla sua amministrazione. Prima che San Marco dei Cavoti finisca tagliato fuori definitivamente e dunque non consentire alle imprese di san Marco di poter beneficiare dei possibili aiuta da parte della Regione o del Governo nazionale”, conclude Unimpresa Irpinia Sannio.