POLITICA
Sviluppo aree interne, ad Avellino imprenditori e istituzioni rilanciano il tema: “Valorizzare le eccellenze, favorire gli investimenti”
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Confindustria Avellino ha festeggiato gli 80 anni dalla sua fondazione con un evento al Teatro Carlo Gesualdo, che ha visto la partecipazione di imprenditori, istituzioni e figure di primo piano del panorama politico nazionale. L’appuntamento non si è limitato a celebrare un importante traguardo, ma ha rappresentato un’occasione per riflettere sul futuro delle aree interne, spesso percepite come marginali ma ricche di potenzialità ancora inespresse.
L’Irpinia e il Sannio affrontano da tempo sfide complesse: spopolamento, difficoltà nel creare occupazione e carenze infrastrutturali. Tuttavia, questi territori rappresentano anche una risorsa strategica per l’intero Mezzogiorno, grazie al loro patrimonio naturale, culturale e imprenditoriale.
“Le aree interne devono diventare protagoniste di uno sviluppo sostenibile e innovativo”, ha detto il presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia nel corso del suo intervento.
Tra i punti importanti al centro del dibattito sulle aree interne c’è da sempre il ruolo strategico delle Zone Economiche Speciali per rilanciare il Sud, promuovendo investimenti che possano radicarsi anche in territori più decentrati. Aspetti affrontati anche in chiave politica sia dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sia dal governatore campano Vincenzo De Luca, già in corsa per un terzo mandato, mai avaro di critiche e frecciate al Governo, in particolar modo sui fondi di Coesione.
“Vorrei tranquillizzare De Luca sul nostro impegno per le aree interne” ha replicato il ministro Piantedosi, tra i nomi papabili nel centrodestra per le prossime regionali.
Dalle celebrazioni ad Avellino l’ennesimo messaggio diretto alla politica e a chi governa: l’Irpinia e il Sannio possono e devono trasformarsi da territori periferici a centrali, grazie a una visione condivisa che coniughi memoria, identità e innovazione.
Le interviste nel servizio video