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Il futuro dei beni confiscati nel Sannio: una sfida per convertirli in risorsa per la comunità
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Trasformare i beni confiscati alle mafie in spazi di legalità e sviluppo è una sfida che può cambiare il volto del Sannio. È questo il messaggio lanciato durante l’incontro organizzato da Libera Benevento alla Rocca dei Rettori, dove attivisti e istituzioni hanno ribadito l’importanza di dare nuova vita a ciò che un tempo apparteneva alla criminalità organizzata. I beni recuperati – ha specificato Michele Martino, referente provinciale dell’associazione – non sono solo edifici o terreni ma antenne di legalità.
Il cammino verso una piena valorizzazione dei beni non è sempre facile, anche perché i fenomeni malavitosi non sempre vengono denunciati. Questo silenzio, spesso dettato da paura o rassegnazione rallenta il contrasto alla criminalità e di riflesso il recupero degli spazi sottratti alla mafie.
Sono circa venti i beni confiscati nel Sannio, tra questi spicca l’ex cementificio Ciotta di contrada Olivola, a Benevento. La palazzina, destinata a ospitare diverse associazioni, è quasi pronta, ma rimane ancora qualche intervento da completare. Per quanto concerne il capannone principale sembra che le risorse necessarie per la rifunzionalizzazione siano state confermate nonostante i tagli inizialmente previsti dal governo nell’ambito del PNRR.
L’intervista nel servizio video