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Ex capannone Sapa ad Airola, Maglione: “Perché non una destinazione pubblica?”
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“Sia durante il mio mandato da Parlamentare, che ancora oggi, ho cercato di sensibilizzare la politica cittadina sulla possibilità di utilizzare l’area dell’ex capannone Sapa per una utilità pubblica. La mia domanda è stata, ed è ancora la stessa: perché non considerare che un’area che ospita un capannone incendiato possa diventare un’area bonificata capace di ospitare un nuovo campo sportivo, un’area verde e un impianto fotovoltaico a servizio del comparto industriale limitrofo”. Se lo chiede in una nota l’ex deputato airolano, Pasquale Maglione.
“A questo quesito, personalmente e anche da interlocuzioni tecniche avute in questi anni, penso sia possibile dare una risposta positiva.
Non è un percorso facile ma sicuramente una idea che la politica debba prendere in carico.
È necessario sicuramente – prosegue l’ex parlamentare – avviare un dialogo con la proprietà senza perdere di vista che il suolo è di proprietà pubblica e che la bonifica è di competenza del privato. Una interlocuzione che sappia tenere conto della possibilità che anche la nostra area ASI rientra nella ZES e quindi sicuramente appetibile dal punto di vista industriale. Considerare, inoltre, che i quasi 50000 mq di terreno pubblico sono confinanti con una area industriale e che sicuramente potrebbero in parte essere considerati interessanti da chi in questi anni sta investendo sul solare.
Insomma i presupposti per fare in modo che dalle ceneri dell’ex capannone Tessival, che tanta preoccupazione ha destato per la collettività, possa nascere un’area a servizio dei cittadini e dei giovani che oggi non hanno una struttura dove poter vivere la loro sportività ci sono e vanno solo investigati.
Questa è l’ambizione che intendo condividere con maggioranza e opposizione consiliare, che negli anni hanno più volte paventato la delocalizzazione dell’area industriale, e con associazioni e cittadini che vogliono avere una nuova visione del nostro paese. La politica, quella vera al servizio della collettività, deve essere ambiziosa”, conclude Maglione.