Comune di Benevento
Arco di Traiano, per il Lapidarium un ulteriore step prima del taglio del nastro: la Soprintendenza vuole assicurazione su reperti
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Ci sarà un ulteriore step prima dell’allestimento e dell’inaugurazione della teca-lapidarium all’Arco di Traiano, opera di riqualificazione e valorizzazione dell’area realizzata nell’ambito del programma PICS, che servirà per l’esposizione al pubblico di reperti inerenti l’epoca romana.
La Soprintendenza di Benevento, che attualmente custodisce gli oggetti nella sede di viale degli Atlantici, ha richiesto al Comune una ulteriore garanzia: la stipula di apposite polizze assicurative atte a coprire il valore dei beni archeologici.
Già nei mesi scorsi era stata contattata e scelta una ditta specializzata nel trasporto di opere d’arte, la De Marinis Fine Art di Napoli, che dovrà occuparsi del trasporto dei reperti dall’ex Convento San Felice fino all’Arco di Traiano, ma anche del posizionamento degli stessi all’interno del Lapidarium.
Oggi la Soprintendenza ha chiesto a Palazzo Mosti una nuova assicurazione per tutta la durata del prestito, che in gergo è definita ‘da chiodo a chiodo’: si tratta infatti di una soluzione temporanea che serve ad assicurare le opere d’arte contro tutti i rischi (furto, rapina, incidente) ai quali sono esposte in occasione di una manifestazione o di una rassegna d’arte. Viene stipulata dall’organizzatore della mostra – in questo caso il Comune per la durata di un anno – per preservare il valore dell’opera da qualsiasi danno che questa potrebbe subire durante le fasi di imballaggio-disimballaggio e giacenza in mostra. La durata della copertura ha inizio dal momento in cui l’opera viene trasferita dalla sua sistemazione al momento in cui ne fa ritorno: per questo si usa l’espressione “da chiodo a chiodo”.