CRONACA
Benevento, tensione in carcere con i detenuti: due agenti feriti per la rottura di un vetro

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Momenti di tensione questa mattina nella casa circondariale di contrada Capodimonte, a Benevento, a causa di una protesta di alcuni detenuti che ha portato al ferimento – non grave – di due agenti.
Il motivo: il rifiuto ad un ristretto di effettuare una visita medica di controllo all’interno della struttura. Attimi concitati durante i quali è stato mandato in frantumi un vetro: secondo quanto si apprende, le schegge avrebbero colpito due poliziotti in servizio, intervenuti per sedare la rivolta. I due sono stati soccorsi e medicati all’ospedale ‘San Pio’.
La protesta è poi rientrata. “Come è noto, viviamo una situazione difficile a causa del sovraffollamento delle carceri – ha detto a Ntr24 il direttore della casa circondariale Gianfranco Marcello -. Abbiamo quasi il doppio dei detenuti che dovremmo avere e gestiamo con non poche difficoltà grazie esclusivamente all’impegno eroico del personale”.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha giudicato la condotta dei detenuti in rivolta “irresponsabile e gravissima”. “Sono quotidiane le nostre denunce – aggiunge – con le quali evidenziamo che le carceri in Campania sono ad alta tensione. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e della Campania, per adulti e minori. Come dimostra quel che sta succedendo nel carcere di Benevento”, conclude Capace.
“E’ necessario intraprendere azioni rivolte alla tutela del personale che, da troppo tempo, nutre forti preoccupazioni per la sua incolumità a causa delle continue aggressioni verbali e fisiche. Ormai anche le più semplici regole del vivere civile sono venute meno, le condizioni lavorative sono assolutamente precarie, cosa possa accadere ai Poliziotti Penitenziari durante il loro servizio è ormai lasciato al caso ed il rischio per la loro incolumità è più che mai attuale e concreto, basta con la politica del tollerare!”, ha aggiunto il portavoce del SiNAPPe, Fernando Mastrocinque.