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Sorpresa a Bonea: sfiduciato il sindaco Roviezzo

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Colpo di scena a Bonea dove termina in anticipo l’esperienza amministrativa di Giampietro Roviezzo. Sei consiglieri comunali – tre di maggioranza e tre di minoranza – hanno rassegnato contestualmente le loro dimissioni, determinando le condizioni per lo scioglimento dell’assise così come previsto dall’articolo 141 del Tuel. A dimettersi sono stati Addolorato De Simone, Pasquale Perone e Clemente Cecere Palazzo per la maggioranza e Raffaele Perona, Vincenzo Maglione e Pasquale Votino per l’opposizione (leggi qui la replica di Roviezzo e degli altri consiglieri di maggioranza)
Eletto una prima volta nel 2016, Roviezzo – esponente di Fratelli d’Italia e fortemente legato al senatore Domenico Matera – era stato riconfermato nel 2021. Il suo mandato, dunque, sarebbe dovuto terminare nel 2026. Come di consuetudine, sarà il Prefetto nelle prossime ore a prendere atto della situazione venutasi a creare a Bonea e a procedere con lo scioglimento del Consiglio e il Commissariamento del Comune fino alle prossime elezioni che a questo punto dovrebbero coincidere con la tornata elettorale di giugno.
“Premesso che – si legge nel documento sottoscritto dai sei consiglieri -: da più tempo si è venuto a verificare uno stato di alta tensione politica all’interno della maggioranza tale da turbare l’equilibrio preesistente; lo stato di tensione politica che determina la crisi deriva da una profonda divergenza circa i principi di indirizzo politico e dal venir meno della fiducia che, per il regolare funzionamento dell’ente, deve esistere costantemente fra i titolari dei diversi organi (consiglio-sindaco-giunta); che tutti questi fatti hanno determinato altresì una perturbazione del funzionamento della stessa maggioranza nonchè una interruzione nell’attuazione del programma politico-amministrativo, il che ha determinato inoltre un insanabile ed irreversibile contrasto tra i vertici dell’amministrazione comunale ed il popolo di Bonea; che pertanto si ravvisa la necessità che si instauri un nuovo e diverso equilibrio politico ridando la parola ai cittadini; tanto premesso, stante il perdurare della crisi politico-amministrativa dell’attuale compagine amministrativa, rassegnano contestualmente e personalmente le dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dagli articoli 38 comma 8 e 141 comma 1 lettera B) punto 3) del D.lgs n.267/2000 Tuel”.