CULTURA
‘Memoria è conoscenza’, al San Marco la lezione di Cacciari che boccia l’Europa e assolve la Schlein: ‘Il problema è il Pd’
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E’ stato Massimo Cacciari l’ospite d’eccezione del Laboratorio accademico sulla Shoah. L’appuntamento, promosso dall’Università ‘Giustino Fortunato’, si è tenuto questa mattina al cinema-teatro San Marco di Benevento. Al filosofo e in passato più volte sindaco di Venezia il compito di tenere una lectio magistralis sul tema ‘Memoria è Umanità’: “Ricordare non è un gioco, vuol dire conoscere. E per conoscere occorre studiare, non bastano ricorrenze e anniversari”.
Ma ci vuole un attimo per passare dal parlare di memoria e Shoah a commentare le vicende di più stretta attualità. A fornire il link, purtroppo, le notizie drammatiche provenienti dalla Terra Santa. Vicenda complessa, delicata. Il suggerimento di Cacciari, allora, è quello di seguire i fatti, evitando il tifo da stadio: “E’ come per il passato, anche il presente bisogna conoscerlo. Non si può fare il tifo per questo o per quello: per attribuire colpe occorre essere consapevoli di una storia complessa, che non nasce ieri ma sessant’anni fa”.
E ancora, nel confronto con il filosofo veneziano, trova spazio una riflessione sull’Europa, grande assente sullo scenario internazionale. Sia che si parli di Palestina che di Ucraina. Premessa di certo non entusiasmante in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento in programma nel 2024: “L’Europa politica è crollata, fallita. Può risorgere? Può darsi, per ora è crepata. Vedremo se dalle elezioni arriverà qualche segnale, di certo la situazione attuale è scandalosa. Se l’Europa resta silente anche dinanzi a vicende drammatiche come quelle tra Israele e Palestina vuol dire che viviamo in un fallimento”.
Infine, il Partito Democratico. Partito che non esiste più – evidenzia Cacciari che quindi assolve la neosegretaria Elly Schlein: “Cerca di far qualcosa, poverina, per rivitalizzare il partito. O meglio: ciò che ne resta. Perchè il Pd ormai è un movimento di opinione che si dà un minimo di organizzazione in occasione delle campagne elettorali“. (nel servizio video l’intervista integrale).