Comune di Benevento
Cattivi odori in Città: colpa dell’Idrogeno Solforato. Ecco la relazione inviata dall’Arpac a palazzo Mosti

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E’ l’Idrogeno Solforato (H2S) il principale indiziato a provocare i disturbi olfattivi da mesi avvertiti in più parti della Città. E’ questo il dato che emerge dalle venti pagine della relazione Arpac sulle “Attività di monitoraggio ambientale nell’Area di Sviluppo Industriale di Ponte Valentino”. La relazione è stata strasmessa questa mattina a tutti i consiglieri comunali di Benevento dal presidente dell’assemblea Renato Parente e su richiesta del sindaco Clemente Mastella.
“Sono convinto – si legge dalla missiva siglata dal primo cittadino e inviata a Parente – che anche il Consiglio Comunale debba conoscere in maniera completa e limpida ciò che è emerso dalle prime analisi effettuate dall’Arpac. Io per primo desidero che su questo tema ci siano flussi informativi puntuali e trasparenti e su questo sollecitazioni pubbliche appaiono perfino superflue. Ti invio dunque, affinché possa darne copia ai Capigruppo, la documentazione relativa alle risultanze delle analisi Arpac che sono in mio possesso solo da poche ore”.
“Come tu sai – sottolinea Mastella al presidente del Consiglio Comunale – l’amministrazione non ha lesinato sforzi per capire origini e responsabilità del problema e ciò è avvenuto naturalmente attraverso una interlocuzione con le autorità che posseggono il know-how tecnico per fornire a questa Amministrazione i riscontri tecnico-scientifici necessari”.
Per tornare alla relazione, l’Arpac evidenzia che “per l’impatto sanitario sulla popolazione di detto composto (l’H2S) e degli altri rilevati, i cui valori sono riportati nel presente lavoro, si rimanda all’autorità sanitaria competente”.
C’è una considerazione, però, che sembra rafforzare quanto dichiarato dal sindaco Mastella a margine del Tavolo Tecnico tenutosi a palazzo Mosti lo scorso 19 settembre. “Per ora non sono rilevate sostanze pericolose per la salute pubblica” – affermava la fascia tricolore.
E in effetti, dalla documentazione consegnata dall’Arpac si legge che nell’ambito della letteratura di settore sono considerati i soli rischi di esposizione ad idrogeno solforato in ambiente confinato (e non all’aperto) e per tali rischi le soglie di esposizione TLV-TWA e TLV-STEL sono nell’ordine delle decine di mg/mc e dunque di molto superiori a quelle rilevate dal monitoraggio condotto dall’Arpac nella zona industriale di Ponte Valentino.
Le attività di campionamento, si legge ancora nelle conclusioni, “hanno evidenziato elevata probabilità di provenienza dei miasmi dall’azienda Sanav e dal depuratore Asi”.
“Il campionamento e successiva analisi al camino E2 della Sanav – prosegue la relazione – hanno evidenziato un notevole peggioramento della qualità delle emissioni convogliate a seguito della modifica di configurazione impiantistica attuata dal gestore “in emergenza” a seguito dell’evento incendiario del 20/21 agosto, con particolare riferimento alla concentrazione al camino del già citato idrogeno solforato”.
Quanto alle contromisure da mettere in campo, “per quanto sopra riportato, – sostiene l’Arpac – appare evidente la necessità di una rivisitazione immediata dell’attuale configurazione “in emergenza” che riporti l’emissione convogliata in E2-Sanav quanto meno al rispetto dei limiti normativi”.
In secondo luogo, – ferme restando le prerogative e le competenze della Regione in materia – ancora l’Arpac suggerisce che i percorsi autorizzativi – Sanav e Depuratore Asi – siano comprensivi di una valutazione estesa in relazione alle emissioni odorigene.
Quanto alla Bo-Industries, l’altra azienda “diffidata” ieri da palazzo Mosti, “sebbene dai dati al momento disponibili tale azienda risulti la sorgente meno intensa tra le tre ricadenti in Asi, sarebbe opportuno – conclude l’Arpac – intraprendere il miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso un piano di gestione degli odori ed eventuali accorgimenti impiantistici ispirati alle migliori tecniche disponibili a costi sostenibili per la prevenzione della produzione e mitigazione degli odori”.