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CRONACA

Addio allo scrittore e storico Raffaele Matarazzo: fondò la scuola ‘Orbilio Pupillo’ e fu preside del Guacci e del liceo ‘Giannone’

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Benevento e il Sannio piangono Raffaele Matarazzo, lo scrittore e saggista originario di Cautano deceduto oggi all’età di 94 anni.

Nel gennaio 1946, non ancora diciassettenne, esordì poeta nell’antologia di poeti e prosatori contemporanei “Il pensiero”, pubblicata a Napoli dall’omonima casa editrice. A diciannove anni, nel 1948, suoi versi furono pubblicati sul settimanale a tiratura nazionale “Ambra. Etica, politica e letteratura” e recitati in pubblico al Circolo Culturale Sannita.

Si trasferì a Firenze per gli studi universitari che, per necessità di assistere la madre vedova, terminò a Napoli dove conseguì la laurea in lettere classiche, discutendo una lodata tesi su “L’arte di Giovanni Boldini”, uno dei principali artisti di fine Ottocento, tra i più ispirati e talentuosi ritrattisti della Belle Époque.  Nel suo percorso accademico è stato allievo di Attilio Momigliano, Giacomo Devoto, Eugenio Garin, Giuseppe Toffanin, Gaetano Salvemini e Giuseppe De Robertis. Nel 1954, venticinquenne, ottenne una segnalazione d’onore ai Premi Gastaldi per il teatro con la commedia in tre atti “Una rondine”.

Nel 1967 pubblicò il suo primo libro “Da Moravia a Valgimigli”.  Dopo alcuni anni di insegnamento di ruolo, nel 1962, in prospettiva della nascita dell’istruzione secondaria di primo grado unificata obbligatoria, fu incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di fondare e dirigere la prima scuola media del Rione Libertà di Benevento, intitolata su sua proposta al grammatico e didatta beneventano Orbilio Pupillo, severissimo maestro del poeta Orazio, dallo stesso ricordato per i metodi educativi e formativi estremamente rigorosi.

Nel 1965 divenne preside titolare nelle scuole medie e poi nel 1973 nelle superiori, dove è rimasto in servizio fino al 1996. Concluse la sua carriera dirigendo dal 1992 al 1996 il Liceo Classico Giannone di Benevento. Dal 1976 al 1992 è stato preside dell’Istituto Magistrale Guacci di Benevento. A seguito della riforma che impose la soppressione dell’originaria struttura quadriennale di formazione per maestri di scuola elementare e materna, aderì alle pionieristiche sperimentazioni dell’epoca, partecipando attivamente ai lavori delle commissioni ministeriali e traghettando l’Istituto verso la trasformazione in liceo polispecialistico. Alla sua poderosa determinazione si deve la costruzione del più grande edificio scolastico della provincia beneventana che ospita in parte il Liceo Guacci e in parte l’Università degli Studi del Sannio del cui Comitato Popolare per l’istituzione è stato presidente.

Dalla costituzione nei primi anni Settanta, in particolare durante la direzione del pedagogista Giovanni Gozzer, è stato attivo e prolifico componente di gruppi di lavoro del CEDE – Centro Europeo dell’Educazione (dal 1997 trasformatosi nell’INVALSI), all’epoca situato presso la storica Villa Falconieri di Frascati, istituito per curare la raccolta, l’elaborazione e la diffusione della documentazione pedagogico-didattica italiana e straniera e per condurre studi e ricerche sugli ordinamenti scolastici di altri Paesi con particolare riguardo a quelli della Comunità europea e sull’attività in campo educativo delle organizzazioni internazionali.

Negli anni Settanta fu collaboratore di riviste scolastiche a diffusione nazionale.  Negli anni Novanta fu consigliere e vicepresidente del comitato beneventano dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e presidente di quello della Società Dante Alighieri, l’ente fondato da Giosuè Carducci per la tutela e la diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo.

Con Pier Luigi Rovito ha fondato la rivista “Archivio Storico del Sannio”, quindi ha rifondato la “Rivista Storica del Sannio” e il periodico “Momus”, pubblicandovi vari saggi, così come su altri volumi (atti di convegni e dibattiti). Ha pubblicato saggi storici e letterari nella storia di Benevento edita a cura di Pier Luigi Rovito e in quella a fascicoli curata da Errico Cuozzo; sempre con Rovito ha dato vita alle “Giornate Giannoniane”, iniziativa patrocinata dal Ministero dell’istruzione, collaborandovi inoltre con la redazione di saggi storici.

Ha rilanciato gli studi sul Medioevo sannita, fondando e dirigendo con Rovito la collana “Thesaurus rerum beneventanarum”, per la quale ha curato la riedizione delle cronache di Storia dei Longobardi beneventani di Erchemperto, Chronicon di Falcone Beneventano, Storia di Ruggero II di Alessandro di Telese e Chronicon dell’Anonimo Salernitano.

Nel 2000 partecipò alla mostra bresciana “Il futuro dei Longobardi”, rivendicando allora l’importanza della Longobardia meridionale che parve – e in effetti lo fu – inadeguatamente rappresentata in quella rassegna.

Iscritto all’Ordine Nazionale, di rilievo è stata la sua lunga attività giornalistica. Numerosi artisti e intellettuali devono a Matarazzo buona parte della loro notorietà. È stato proboviro nazionale dell’UCIIM, l’associazione cattolica scolastica sostenuta dai papi Pio XII e Paolo VI e fondata da Gesualdo Nosengo, l’estensore del capitolo sull’educazione del codice di Camaldoli.

È stato consigliere comunale di Benevento dal 1960 per due mandati, capogruppo della Democrazia Cristiana e assessore alla pubblica istruzione dal 13 giugno 1963 al 14 febbraio 1965 nella giunta guidata da Ciriaco Del Pozzo, ultima amministrazione beneventana di coalizione centrista tra il partito dello scudo crociato, Partito Liberale Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano. Individuato da più parti quale naturale successore di Del Pozzo, fu preconizzato sindaco, ma, secondo quanto riportato in pubblicazioni da attendibili cronisti e protagonisti dell’epoca, interposizioni endogene ed esogene al riassetto della maggioranza portarono, invece, il 15 febbraio 1965 alla prima giunta cittadina di centro-sinistra capeggiata da Pasquale Meomartini.

Nel 1974 è stato insignito della medaglia d’oro dalla presidenza nazionale dell’ENAL. Il 17 settembre 1977 gli è stata conferita dal comune di San Giorgio del Sannio la benemerenza cittadina per meriti culturali.

Il 22 luglio 2010 gli è stato attribuito dalla Provincia di Benevento il premio “Il Gladiatore d’Oro”, riconoscimento accordato a chi abbia illustrato il Sannio nei campi dell’imprenditoria, della ricerca scientifica, della cultura, dell’arte e sportivo, presentatrice Caterina Balivo, con consegna dell’allora Rettore dell’Università degli Studi del Sannio Filippo Bencardino. La motivazione: “È un infaticabile ricercatore della storia e della cultura del Sannio. Autore di numerosissimi saggi sulle figure e sugli eventi salienti di questa terra, in particolare soffermandosi sull’epoca romana, longobarda e risorgimentale, ha avuto in particolare il merito di riscoprire, salvandoli dall’oblio, autori che parevano destinati alla scomparsa, nonostante il valore intrinseco dei loro scritti. Animatore del dibattito politico e culturale, non ha mai mancato dalle colonne dei giornali con i quali ha collaborato di far sentire la propria voce di stimolo e sollecito ai responsabili della cosa pubblica per l’adozione delle necessarie misure e degli indispensabili interventi a salvaguardia del bene comune e a tutela del territorio. Docente e dirigente scolastico, per anni è stato guida ed esempio per migliaia di studenti, insegnando loro ad amare lo studio e la cultura, componenti fondamentali di una completa vita interiore”

Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha espresso il cordoglio suo personale e dell’Ente tutto per la sua scomparsa: storico, saggista, autore di numerose ed insigni pubblicazioni sul Sannio e sui Sanniti, animatore del dibattito politico e culturale, Presidente negli anni Ottanta del Comitato Promotore dell’Università degli Studi del Sannio, docente e dirigente scolastico, giornalista, collaboratore della Provincia per iniziative culturali, insignito del Premio della Provincia “Il Gladiatore d’oro” nel 2010 (VIII Edizione).

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