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Fortore

Dislocazione ambulanza, la minoranza di San Giorgio la Molara replica al sindaco di Ginestra: ‘Da Barile vana e gratuita aggressività’

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“Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe decisamente da ridere a leggere la risposta del sindaco di Ginestra degli Schiavoni. Innanzitutto per la supponenza e la tracotanza con cui risponde, a mezzo stampa e ancor prima di inoltrare una comunicazione ufficiale ai sottoscritti, come invece prassi avrebbe voluto, visto che parliamo di atti ufficiali regolarmente protocollati tramite pec (clicca qui per leggere la pec).

E poi perché lo fa in spregio di qualunque norma di diritto degli Enti locali che riserva ai consiglieri di minoranza un ruolo tanto importante quanto quello della maggioranza. Se fosse un vero uomo delle istituzioni saprebbe che chi siede in minoranza ha non solo il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, ma anche, ove necessario, di dare suggerimenti e aiuti, nell’interesse della collettività.

A restare esterrefatti, dunque, siamo noi che avevamo decisamente sopravvalutato lo “stile” del sindaco che si è invece lasciato andare ad una vana, gratuita e inconcludente aggressività, indugiando in un protagonismo polemico che ha il solo scopo di dileggiare chi ha un’opinione diversa”. Così in una nota i quattro consiglieri di minoranza del Comune di San Giorgio la Molara rispondono a Edi Barile, sindaco di Ginestra degli Schiavoni, che dalle pagine di questo giornale replicava alle dichiarazioni degli stessi sulla richiesta di valutare una diversa dislocazione dell’ambulanza medicalizzata.

“Noi non abbiamo mai accusato nessuno di incompetenza, tantomeno di ignoranza, come invece vilmente il signor sindaco ci accusa, mentre l’unico che pare non essersi informato o documentato è proprio lui, chiuso com’è in un atteggiamento di critica talmente aprioristico e velenoso da diventare stucchevole e di questo atteggiamento siamo dispiaciuti anche per la comunità di Ginestra degli Schiavoni che, forse, meriterebbe di essere rappresentata in altro modo. È evidente che il sindaco Barile non si è reso conto che dalla metà degli anni 90 (ormai 30 anni fa) molti sono i cambiamenti che il nostro territorio ha vissuto: innanzitutto l’intero Fortore è stato caratterizzato da un notevole calo demografico (Ginestra degli Schiavoni ha praticamente dimezzato, da allora, i suoi abitanti); vi è stato un importante potenziamento di quasi tutte le strade comunali di collegamento tra centri limitrofi che permettono di raggiungere molto più velocemente di un tempo il paese vicino; l’apertura della Fortorina ha del tutto stravolto le distanze tra Molinara, San Marco dei Cavoti ed alcune contrade di San Giorgio la Molara con il capoluogo Benevento, diminuendole sensibilmente. Di imbarazzante, dunque, c’è solo la convinzione del sindaco secondo la quale le condizioni demografiche e del territorio degli anni 90 possano ancora oggi, 2023, avere una ragion d’essere tanto da risultare addirittura indiscutibili!!

Citando il di lui pensiero, inoltre, confermiamo che no, non ci vuole una specializzazione per comprendere che il concetto di “baricentricità” cui ci si appella è sì corretto, ma che il baricentro, appunto, è cambiato: dopo il potenziamento delle strade comunali di collegamento veloce tra i comuni del Pre-Fortore (San Giorgio la Molara, Molinara e San Marco dei Cavoti) e l’apertura della Fortorina, ad utilizzare la Strada Statale 90 Bis sono rimasti solo i comuni di Castelfranco in Miscano, Ginestra degli Schiavoni, Buonalbergo e gli abitanti di alcune contrade di San Giorgio la Molara vicine ai territori di Buonalbergo e Paduli. Anche gli abitanti di Montefalcone di Val Fortore utilizzano sempre più spesso la Fortorina per evitare le tante curve del tratto della strada provinciale Lago Della Mignatta – bivio 90 bis, scegliendo di percorrere la scorciatoia in quel tratto che dal Lago porta sulla provinciale Pietra Majoris e da lì li immette sulla Fortorina a San Maco dei Cavoti.

Il primo cittadino di Ginestra degli Schiavoni, con il suo astioso intervento, ha semplicemente fugato nei cittadini ogni dubbio circa la sua scarsa conoscenza del territorio, arroccato com’è evidentemente nel suo pensiero anacronistico e nostalgico, che gli ha impedito di rendersi conto dei cambiamenti avvenuti dagli anni 90 ad oggi nel nostro territorio, cambiamenti che meritano quantomeno una aperta, franca e corretta disamina.

Vogliamo ricordare inoltre al primo cittadino della bellissima Ginestra degli Schiavoni che i “Quattro Moschettieri”, come in maniera spregiativa ci appella, sono consiglieri comunali supportati da 888 cittadini maggiorenni della comunità di San Giorgio la Molara (praticamente il doppio della cittadinanza complessiva, se si contano insieme aventi diritti al voto e minorenni, del comune di Ginestra degli Schiavoni): porti dunque rispetto ed eviti di offendere visto che il tenore della missiva da noi sottoposta alla sua attenzione non era assolutamente insolente. Il nostro voleva e vuole essere solo un contributo ad una tematica di grande attualità, supportato, a differenza di quanto da lui dichiarato, da dati oggettivi condivisi con medici e dirigenti del territorio che hanno operato e sono intervenuti in tantissimi casi di Primo Soccorso e la cui esperienza non può assolutamente essere ignorata.

Consigliamo, infine, al sindaco la lettura estiva del bellissimo romanzo di Alexandre Dumas “I Tre Moschettieri” in cui si narrano le gesta dei 4 protagonisti (a dispetto del titolo) descritti come personaggi leali e votati alla giustizia; sognatori, ma che lottano in modo concreto per la realizzazione del bene comune e per l’affermazione della verità, avvalendosi della collaborazione di amici leali. Chissà che non ne tragga vantaggio anche la sua amministrazione”, conclude il gruppo consiliare.


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