Dallo ‘sharing’ alle ciclabili, fino alla metropolitana leggera: tutte le ‘scommesse sostenibili’ per il futuro di Benevento

Lo abbiamo anticipato qualche settimana fa. Dopo l’addio alla società Reby, il Comune di Benevento cerca un nuovo gestore per promuovere i servizi di sharing mobility con bici e monopattini elettrici che avranno l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico veicolare in città, fornendo una valida alternativa all’uso dei veicoli privati.

Palazzo Mosti ha già dato l’ok alla manifestazione di interesse per un servizio in modalità ‘free-floating’ (a flusso libero, cioè con possibilità di restituire il monopattino in punti diversi da quello di prelievo) da mettere a disposizione di residenti, city-user e turisti dai 14 anni in su. Il sistema dovrà fornire una modalità efficiente per il noleggio dei mezzi (si parla di almeno 200 biciclette e 80 monopattini), secondo una possibilità di pagamento per il quale potrà essere prevista una tariffa minima di utilizzo che preveda una tariffazione al minuto. Il pagamento, inoltre, dovrà avvenire avvalendosi di supporti digitali, realizzando un sistema di mezzi a noleggio di ultima generazione, basato sull’utilizzo di un’app che offra le opportune informazioni per favorire un uso più ampio possibile per gli utenti. Il valore complessivo del servizio è stato stimato in complessivi 139mila euro per due anni, ovvero l’intera durata dell’affidamento.

Vedremo se si riuscirà ad ‘ingranare la marcia’ giusta, visto che tra lo ‘sharing’ e la città non c’è mai stato un feeling speciale: prima dell’esperienza Reby – iniziata il 30 dicembre 2021 con l’inaugurazione degli spazi e della flotta e terminata improvvisamente a fine 2022 – c’era stata la gestione deludente delle stazioni bike da parte della Provincia. Ma al di là del servizio di noleggio, presente da tempo in quasi tutti i capoluoghi di provincia, quali sono gli obiettivi strategici delle linee di mandato dell’amministrazione Mastella in tema di mobilità sostenibile?

La prima azione riguarderebbe il miglioramento della qualità dell’aria, che può essere realizzato seguendo tre direttrici: costante monitoraggio (in collaborazione con l’Arpa Campania, dovrebbero essere attuati nuovi sistemi di monitoraggio sia mobili che fissi, centraline che permetteranno di avere una visione sempre più completa e costante dell’inquinamento in città), disincentivazione degli strumenti di riscaldamento domestico altamente inquinanti (già siglato l’accordo con Asia per il controllo delle caldaie in città) e, appunto, un sistema di spostamento urbano sempre più green e sempre più sostenibile.

Nelle grandi ambizioni dell’amministrazione, da concretizzarsi entro fine mandato, c’è infatti la volontà di puntare sulla transizione ecologica con auto elettriche e bio-urbanistica. Le grandi patologie, derivanti dal traffico, dall’emissione di rumori, dall’esalazione di polveri sottili e dalla presenza di gas serra, nonché l’insufficienza cronica dei parcheggi e i conseguenti comportamenti frustrati dalla presenza delle auto, saranno, a mano a mano, attenuati in nome di un percorso che consentirà un ritorno all’umano. È su queste basi che dovrà trovare riscontro il progetto in fieri del nuovo Piano Urbanistico Comunale che, in linea con i tempi e i cambiamenti, dovrà l’opportunità di rivivere l’archeologia e la natura, la storia e la vita, laddove i luoghi e i fiumi narrano il mito; quasi che il genius loci pretenda la rinascita e la rigenerazione (umana, sociale, tecnologica) per un nuovo umanesimo. Pulito.

Un aspetto fondamentale riguarderà anche il trasporto pubblico locale, che dovrà essere parte integrante della rivoluzione a trazione ecologica che sta avvenendo ovunque. Per quanto concerne l’aggiornamento dei km dei bus cittadini, il Comune ha già chiesto alla Regione 3 milioni di chilometri a fronte dei pochissimi finanziati in passato, per via di mancati aggiornamenti o allineamenti non adeguati all’effettivo sviluppo della città e alle esigenze della popolazione. Ciò dovrebbe consentire di implementare esponenzialmente il numero delle aree servite, migliorando così il trasporto pubblico e incentivandone quindi l’utilizzo da parte dei cittadini.

Tra gli obiettivi anche quello di implementare la flotta dei bus urbani sempre più ecologica e l’aumento delle piste ciclabili (si parla di un collegamento tra rione Libertà e rione Ferrovia, dalla Spina Verde a via Grimoaldo Re e Cellarulo fino a quella provinciale di Pantano).

In tal senso, come annunciato anche in campagna elettorale oltre un anno e mezzo fa, c’è il progetto di una nuova pista ciclabile nel centro storico: da via Goduti passando per via del Pomerio, l’Arco di Traiano e il viale dei Rettori per giungere alla Rocca dei Rettori.

Ritorna ciclicamente anche il discorso delle stazioni di bike sharing. L’esecutivo Mastella ne ha immaginate tre: una al Rione Libertà, fermata stazione ferroviaria; una in zona Centro, fermata ferroviaria Appia; e l’altra al rione Ferrovia, alla stazione centrale. Potrebbe così intrecciarsi con il progetto ‘Re-move’, portato avanti brillantemente dagli studenti dell’ito Lucarelli, che si propone il recupero delle stazioni abbandonate e vandalizzate.

E ancora: la realizzazione di 42 postazioni di ricarica per veicoli elettrici (attraverso un protocollo d’intesa già siglato con la società Acea Innovation saranno realizzate presto 21 colonnine, con due erogatori ciascuna) e l’ammodernamento e il miglioramento della funzionalità della Stazione Centrale (a brevissimo partiranno i lavori e sarà oggetto di interventi finanziati con 25 milioni di euro per la sua riqualificazione e la sua trasformazione in un nuovo Hub urbano della mobilità sostenibile: resta però da sciogliere il nodo cruciale della viabilità di una zona tanto nevralgica quanto fondamentale per residenti e aziende).

Tra le novità future, delle quali si parla da tempo, anche la delocalizzazione del Terminal Bus di via Pertini. L’area sarà spostata alla stazione centrale assolvendo così alla funzione di hub per l’intera provincia, connessa al traffico dei viaggiatori ferroviari. Sarà prevista comunque nell’area di piazza Risorgimento una fermata degli autobus extraurbani che servirà le scuole e gli uffici, ma poi gli stessi mezzi stazioneranno nel terminal che verrà realizzato accanto alla stazione ferroviaria centrale in modo da realizzare la intermodalità dei trasporti pubblici, cioè connettere il traffico su gomma e su ferro.

Uno degli obiettivi è anche la metropolitana leggera cittadina: la nuova rete di collegamento cittadino dovrebbe sfruttare l’infrastruttura già esistente e collegare Benevento Pontecorvo con Benevento Appia, Arco di Traiano e Porta Rufina.

Infine, l’aggiornamento del Piano Mobilità. Il fine è quello di renderlo più funzionale rispetto alle criticità attualmente presenti e che riguardano soprattutto alcuni punti nevralgici. Attenzione particolare dovrebbe essere riservata all’area di San Vito/lungo l’Appia nei pressi del centro commerciale per alleggerire il traffico e migliorare la vivibilità dell’area. E ancora, nuova definizione del traffico nell’area adiacente al McDonald e Carrefour, nonché ridefinizione della circolazione nell’area del fiume Calore. A ciò si andranno ad aggiungere la revisione della circolazione nell’area Ztl con un nuovo sistema di accesso e controllo nonché nuovi spazi a parcheggio dedicati ai residenti.

Questa la visione dell’amministrazione in chiave mobilità e transizione ecologica: resta da capire quante di queste azioni si concretizzeranno nei prossimi anni.