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Al Carcere di Benevento viaggio di ‘Nessuno tocchi Caino’: ‘Questione sanitaria vera emergenza’
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Ha fatto tappa a Benevento, questo pomeriggio, “Il viaggio della speranza”. Iniziativa che da anni, ormai, vede impegnata l’associazione ‘Nessuno tocchi Caino’. Un tour per le carceri d’Italia, l’occasione per restituire visibilità a una realtà spesso confinata nelle retrovie dell’attenzione pubblica.
Ad accogliere gli organizzatori è stato Gianfranco Marcello, direttore della casa circondariale di via Capodimonte: “Siamo sempre contenti quando abbiamo ingressi della società civile. Ci è utile ad avere un rimando delle nostre iniziative. Benevento? Ha le stesse problematiche delle altre carceri italiane, la vera difficoltà è quella sanitaria. Un problema che rischia di incancrenirsi, anche perché non gestito completamente da noi”.
Presente, per “Nessuno tocchi Caino”, la presidente nazionale Rita Bernardini, militante e in passato deputata del Partito Radicale. A lei il compito di ribadire le ragioni dell’iniziativa, e di rispondere alle polemiche sollevate di recente dalla trasmissione Rai “Report” proprio sull’operato dell’associazione: “In Italia chi si occupa dell’esecuzione penale viene maledetto. Ma noi abbiamo cominciato tempo fa con Marco Pannella e continueremo a farlo”
Quanto al carcere di Benevento, la Bernardini ha sottolineato gli sforzi compiuti dalla dirigenza ma ha anche evidenziato le difficoltà dettate dalla scarsa presenza di educatori e di agenti. “Ma è la situazione sanitaria” – ha aggiunto – “a far mettere le mani nei capelli”. Nel mirino, in particolare, l’Articolazione per la Tutela della Salute Mentale: “Struttura che c’è, ma senza uno specialista capace di farla funzionare”.